29 marzo 2024
Aggiornato 16:00
Nuovo stop alla Camera

Biotestamento, Berlusconi difende il ddl

Ma oggi la capigruppo potrebbero decidere il rinvio dell'esame del testo a dopo le elezioni amministrative

ROMA - Nuovo stop-and-go per il testamento biologico. E' durata poco meno di due ore la nuova tappa del disegno di legge alla Camera dei deputati. La discussione potrebbe riprendere oggi, dopo il Documento economico e finanziario (Def), ma è «possibile» - come ha spiegato il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto in vista della conferenza dei capigruppo - il voto slitti a dopo le elezioni amministrative del 15-16 maggio.
A motivare la ripresa dei lavori, la decisione dell'Udc di chiedere un'inversione dell'ordine del giorno inizialmente deciso dalla conferenza dei capigruppo (con l'ok dello stesso partito di Casini) e anticipare a ieri l'avvio del voto sul biotestamento.

L'aula ha approvato la proposta di Casini con l'ampio sostegno della maggioranza, mentre - con una decisione che spacca il 'terzo polo' - i 'finiani' di Futuro e libertà per l'Italia hanno votato contro. Hanno protestato i democratici. «Buttate i temi che riguardano la vita e la morte nel tritacarne della campagna elettorale», è l'accusa alla maggioranza del capogruppo del Pd Dario Franceschini. Walter Veltroni era intervenuto in una precedente riunione di gruppo definendo una «barbarie propagandistica» l'anticipo del voto.

La Camera ha poi affrontato i voti preliminari all'esame dei nove articoli del ddl. Due ore per bocciare le pregiudiziali di costituzionalità di radicali e Italia dei valori (una ventina di ex popolari del Pd non hanno partecipato al voto) così come la proposta di sospensiva del Pd. Subito dopo, la maggioranza ha chiesto un aggiornamento della seduta per analizzare gli emendamenti in commissione Bilancio. L'aula, pertanto, non ha neppure iniziato a votare gli emendamenti al provvedimento. In mattinata, intanto, il 'comitato dei nove' della Affari sociali - la commissione di Montecitorio in cui il ddl è stato esaminato prima che approdasse in aula - avevano selezionato gli emendamenti al primo articolo. Non mancano proposte di modifica della maggioranza all'articolo 3 del provvedimento, quello centrale del disegno di legge che, nella formulazione attuale, prevede la sospensione di alimentazione e idratazione artificiali al paziente terminale solo in casi eccezionali.

Proprio ieri, intanto, lo stesso premier Silvio Berlusconi ha preso carta e penna e ha lanciato a tutti i deputati azzurri un appello alla «partecipazione», «all'impegno» e alla «responsabilità». Insomma, il Cavaliere ha ribadito l'utilità della legge, risultato di una «mediazione alta» e «largamente condivisibile», contro i tribunali che cercano «di scavalcare il Parlamento ed usurparne le funzioni». Non chiede di «sacrificare le proprie convinzioni personali» Berlusconi ma ha affermato che il ddl può essere votato.