31 luglio 2025
Aggiornato 21:30
Sgomberati dal campo abusivo di Casal Bruciato

Per i rom a Roma pranzo pasquale offerto da volontari

Radicali: «Una vergogna per Sindaco e Vaticano». Pd: «Città allo sbando»

ROMA - E' stato preparato e offerto dai volontari il pranzo di Pasqua per i rom che da due giorni 'vivono' nella basilica di San Paolo a Roma dopo essere stati sgomberati dal campo abusivo di Casal Bruciato. Al pranzo hanno partecipato anche i Radicali Mario Staderini e Riccardo Magi: «Questa mattina - raccontano - abbiamo portato la nostra solidarietà alle famiglie Rom che a San Paolo pagano il prezzo della propaganda becera di Alemanno e l'aridità del Vaticano. Abbiamo trovato all'esterno una ventina di familiari degli occupanti che ci hanno offerto il loro pranzo di Pasqua preparato dai volontari. E' incredibile l'assenza di ogni istituzione, non ci sono ne rappresentanti del Comune ne del Prefetto».

«Ci vergogniamo, da romani, di un sindaco - proseguono in una nota - la cui demagogia e incapacità, arrivano al punto di utilizzare la morte dei bimbi di Tor Fiscale per giustificare il suo operato, ben sapendo che gli sgomberi aggravano il problema anzichè risolverlo. Cosi come si vergognano del Vaticano i tanti cattolici che oggi sono venuti a portare la loro solidarietà ai Rom, tenuti fuori dalle funzioni religiose perche non graditi».

E sulla vicenda e i suoi connotati politici interviene anche Marco Miccoli, segretario del Pd Roma, che dice: «Siamo davvero preoccupati per la pessima immagine che la città sta dando a tutto il mondo con la vicenda dei nomadi accampati dentro e fuori la Basilica di San Paolo. A pochi giorni dalla beatificazione di Papa Wojtyla, Roma offre l'immagine di una città allo sbando - prosegue - sempre in preda a una emergenza dopo l'altra, non guidata da nessuno. Siamo preoccupati perchè l'incapacità di Governo ormai cronica del sindaco Alemanno sta portando la capitale in una spirale di mal governo e cattiva reputazione nazionale e internazionale che sarà difficile risalire e invertire».