24 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Caso Ruby

Camera vota conflitto, opposizioni tutto il giorno in piazza

Da Montecitorio a Santi Apostoli, i no della gente di sinistra

ROMA - La Camera dei deputati ha votato oggi il via libera al conflitto di attribuzione sul caso Ruby, ma fuori, nelle piazze di Roma, la faccenda non è stata raccontata proprio così. I numerosi leader di opposizione che hanno chiamato la propria gente a raccolta in numerosi punti strategici del quadrilatero della politica romana hanno infatti spiegato che con questo voto «il Parlamento ha sostanzialmente detto che Ruby è la nipote di Mubarak».

Lo hanno ripetuto Antonio Di Pietro, Pier Luigi Bersani, i leader del Popolo Viola, le prime, le seconde, e anche le terze file dei partiti di centrosinistra. Una giornata, insomma, di 'lotta', anche se non si è assolutamente arrivati agli eccessi della settimana scorsa. Sia il presidio fisso di piazza Montecitorio che il sit-in del Pd a piazza del Pantheon che, anche, la Notte Bianca per la Democrazia di piazza Santi Apostoli hanno visto una affluenza composta fatta di bandiere, cartelloni e cori, ma niente di più. L'unico offensivo nei confronti del presidente del Consiglio un «Silvio devi morire» iniziato a piazza Montecitorio, è stato subito stroncato sul nascere dal leader di Idv, Antonio Di Pietro, il quale ha spiegato che non è con la morte di chiunque che si risolvono i problemi, quanto, piuttosto, «andando a votare per i referendum sul legittimo impedimento del 12 e 13 giugno, un voto politico per dire a Berlusconi che l'Italia non è più con lui».

Ma oggi, nel popolo delle piazze, c'è stata anche un'altra novità: la consacrazione di Futuro e libertà, il partito di Gianfranco Fini, a membro effettivo dell'opposizione di piazza, con tanto di bandiere mischiate a quelle dei più tradizionali (e avvezzi a questo ruolo) partiti di sinistra. La prima comparsa, la bandiera di Fli l'ha fatta a piazza Montecitorio, dove un gruppo di suoi sostenitori, ha acclamato a gran voce il deputato Fabio Granata, 'autorizzato' a parlare nel megafono al quale si erano rivolti suoi predecessori seduti ben più a sinistra nell'arco costituzionale. Applausi per lui.
Gli stessi esponenti di Fli hanno poi fatto la loro apparizione, stavolta senza bandiere, anche al comizio del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, a piazza del Pantheon, per finire con una presenza anche alla Notte Bianca di piazza Santi Apostoli, una giornata, insomma, di lotta, anche per loro.