Processo breve, Maggioranza accelera, scontro in aula e in piazza
«Vergogna», hanno tuonato i rappresentanti delle opposizioni. Alfano: «Indignazione programmata». Contestato La Russa
ROMA - E' sempre la giustizia la miccia che accende le polveri dello scontro tra maggioranza e opposizione. Oggi nell'aula della Camera il centrodestra ha imposto, per 15 voti di differenza, l'inversione dell'ordine del giorno per discutere subito il ddl sul processo breve, che contiene la norma sulla 'prescrizione breve' per gli incensurati. Norma che secondo le opposizioni serve a impedire la condanna di Silvio Berlusconi, accusato di corruzione nel processo Mills.
«Vergogna», hanno tuonato i rappresentanti delle opposizioni: da Dario Franceschini (Pd) a Pier Ferdinando Casini (Udc). Assente il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, per un impegno processuale. Se il provvedimento sarà approvato, ha ammonito Franceschini, «in migliaia di processi si rischierà la prescrizione, processi per violenza carnale, di rapina, di furti: un imputato per violenza carnale, se è incensurato, avrà la prescrizione breve grazie alla vostra norma». Più tardi il leader del Pd Pier Luigi Bersani ha rincarato la dose, mettendo nel mirino la Lega: «Andremo al Nord - ha detto - a mettere i manifesti sulla 'Padania breve'». Proteste che il Governo ha liquidato con uno sprezzante giudizio del ministro della Giustizia Angelino Alfano: «Indignazione programmata», ha commentato. «Se non avessimo fatto l'inversione dell'ordine del giorno sul processo breve ci sarebbe stata la legge comunitaria con la responsabilità civile dei magistrati e avrebbero protestato comunque».
Nel pomeriggio la protesta si è spostata in piazza. L'annunciato presidio a Montecitorio, di fronte alla camera, del Pd e delle altre opposizioni, parlamentari e non (Popolo viola compreso) si è trasformato in una dura contestazione all'indirizzo del Governo e del ministro della Difesa Ignazio La Russa. Violando i confini fissati dalle transenne, i contestatori lo hanno inseguito al grido di «ladri, ladri», e «fascista, fascista», gli hanno tirato delle monetine, a fatica contenuti dal presidio delle forze dell'ordine. Poi hanno intonato 'Fratelli d'Italia', colonna sonora ormai ricorrente delle manifestazioni antigovernative.
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