3 ottobre 2025
Aggiornato 06:30
Riforma della Giustizia

Maggioranza accelera su prescrizione abbreviata

Domani chiederà l'inversione dell'ordine del giorno alla Camera, slitta la responsabilità civile delle Toghe

ROMA - «Nessun passo indietro» sulla responsabilità civile dei giudici, come ha tenuto a ribadire il relatore della legge comunitaria, il leghista Gianluca Pini, ma un passo a lato sì. Per far passare avanti la legge sul processo breve, trasformatasi ormai nel veicolo della prescrizione abbreviata per gli incensurati, «ennesima norma ad personam» per favorire Silvio Berlusconi, secondo le accuse lanciate dalle opposizioni.

Cambio dell'ODG - La maggioranza dovrebbe chiedere domani l'inversione dell'ordine del giorno della Camera, per consentire l'approvazione del provvedimento (che dovrà poi tornare al Senato) entro la prossima settimana. «Una volta entrati nel mese successivo rispetto a quello dell'avvio dell'esame, infatti, per regolamento i tempi della discussione in aula sarebbero contingentati», spiega una fonte del centrodestra. La Comunitaria, con la norma sulla responsabilità civile, a quel punto potrebbe slittare addirittura a dopo il testamento biologico.

Sulla responsabilità civile delle toghe il Governo ha preso tempo in commissione Bilancio, che dovrebbe fornire il parere sull'emendamento Pini alla Comunitaria: qualche dubbio sulla copertura finanziaria della norma c'è, almeno fino a quando a pagare le eventuali cause di risarcimento per la «violazione manifesta del diritto» da parte dei giudici rimane lo Stato. Relatore e Governo si sono detti disposti ad «aggiustamenti tecnici», «ma la norma - precisa Pini - è inattaccabile» anche «sul piano della costituzionalità». La sesta commissione del Csm non la pensa così, e nella riunione di oggi ha di fatto abbozzato un parere nel quale si adombra un attacco all'indipendenza e all'autonomia dei magistrati.

Ma anche il Csm ha preso tempo, visto che il testo definitivo del provvedimento potrebbe mutare. Il Quirinale «non c'entra», garantisce la maggioranza, e il Colle in effetti smentisce seccamente le ricostruzioni di stampa che attribuiscono a Napolitano un intervento per stoppare il blitz della maggioranza.