31 luglio 2025
Aggiornato 04:30
Processo Mediatrade

Berlusconi: Accuse infondate per eliminarmi

Il Presidente del Consiglio: «Non mi sono mai occupato di diritti Tv, non ho avuto niente da Agrama»

ROMA - Il processo Mediatrade «rientra come quelli precedenti in un tentativo che viene fatto per cercare di eliminare il maggiore ostacolo che la sinistra ha nella conquista del potere. Sono accuse infondate e ridicole». Lo ha detto il Premier, Silvio Berlusconi, a Mattino 5 a proposito del processo Mediatrade che riprende oggi a Milano.

«I fatti di questo processo risalgono a 15 anni fa. Si tratta - ha ricordato Berlusconi dell'acquisto da parte di Mediaset di film e telefilm che invece di essere fatti direttamente dalla Paramount passavano attraverso un imprenditore americano che aveva ottimi rapporti con la Paramount e con il suo Presidente e che quindi aveva avuto un esclusiva per l'Europa». Berlusconi interlocutore di questo imprenditore, Frank Agrama? «Un'accusa infondata, non ci può essere nessuna prova al riguardo, l'ho conosciuto due o tre volte negli anni 80 e poi non l'ho più visto. E' un fatto confermato da tutti i testimoni che io nella mia azienda non mi sono mai occupato dell'acquisto di diritti televisivi» e che dal gennaio del '94 quando sono sceso in campo mi sono allontanato dalle aziende che avevo fondato e mi sono dedicato al Paese. Non me ne ero occupato nemmeno prima perché i diritti televisivi venivano acquistati da una sezione di Mediaset che aveva dei bravissimi manager a capo che passavano agli uffici acquisti le loro richieste per comprare film sul mercato americano soprattutto quelli prodotti dalle grandi compagnie americane. Compravamo tutto direttamente, tranne con la Paramount dove c'era questo intermediario».

Berlusconi ha chiarito di non aver preso nulla da Agrama, «le indagini hanno mostrato che tutti gli utili» dell'imprenditore «sono stati rintracciati in suoi conti, intestati a lui. Non c'è stato un solo dollaro passato a me da parte di questo Agrama». Il fatto che «nel corso degli anni il signor Agrama per farsi comprare i film ha versato cifre» ai dirigenti Mediaset. E allora «la domanda è: possibile che un imprenditore paghi parecchi milioni di euro al capo dell'ufficio acquisti della sua azienda che fa la cresta sugli acquisti? E' impossibile e invece la Procura di Milano ha risposto di sì dimostrando di avere una volontà persecutoria».