25 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Riforma della Giustizia

L'Anm denuncia: Mai tante leggi per singoli interessi

«C'è in corso un'aggressione alle Toghe». Alfano: «Mi assumo la responsabilità delle proteste»

ROMA - «Non era mai successo che l'attività legislativa venisse piegata in maniera così esplicita ad interessi particolari». L'Associazione Nazionale Magistrati ha reso noto un lungo, dettagliato e argomentato documento in cui accusa duramente le leggi in materia di giustizia messe in cantiere in Parlamento dalla maggioranza di centrodestra che sostiene il Governo Berlusconi.

PRESCRIZIONE RAPIDA - Nel mirino della magistratura associata, in particolare, la prescrizione rapida per gli incensurati inserita nella legge in discussione alla Camera sul processo breve e l'allargamento della responsabilità civile dei magistrati dai casi di dolo e colpa grave alla «violazione manifesta del diritto», aggiunta a sorpresa da Pdl e Lega nella legge comunitaria che recepisce gli obblighi comunitari del nostro paese.
«La riduzione dei termini di prescrizione - è scritto nel documento dell'Anm sul processo breve è un'offesa per tutti i cittadini onesti di questo paese» e «rischia solo di determinare l'impunità per autori di gravi delitti». Così come «la modifica della legge sulla responsabilità civile dei magistrati appare talmente assurda e disorganica da potersi spiegare soltanto - viene denunciato - come atto di aggressione nei confronti della magistratura diretto ad influenzarne la serenità di giudizio.
L'interpretazione della legge e la valu-tazione del fatto e delle prove rappresentano il cuore dell'attività giudiziaria. Pensare di sottoporre a censura tale attività con la generica e incomprensibile formula della 'manifesta violazione del diritto' è davvero irragionevole, prima ancora che profondamente sbagliato».

ALFANO - Poco prima della presa di posizione dei magistrati, il ministro Guardasigilli Angelino Alfano aveva difeso con forza l'azione riformatrice della Giustizia intrapresa dal Governo e dalla maggioranza, assumendosene in prima persona ogni responsabilità. «Delle proteste - ha affermato a Torino - me ne assumo la piena responsabilità politica. Ho voluto mettere le mani sui gangli vitali del sistema e provarci, dopo tanti anni. Governare un paese significa fare delle scelte: noi stiamo provando a fare scelte a favore dei cittadini italiani».