29 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Berlusconi sexy-gate

Pm: «Conflitto di attribuzione? Il processo non si ferma»

Fonti della Procura in relazione agli sviluppi politici

MILANO - Nel caso venisse sollevato il conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato da parte della Camera dei deputati, il processo per il caso Ruby in cui è imputato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non si fermerebbe. Lo sottolineano fonti della Procura di Milano in relazione a eventuali sviluppi politici della vicenda sulla quale oggi è arrivato il primo via libera della Giunta della Camera.
La decisione su una eventuale sospensione del processo per concussione e prostituzione minorile a carico del premier, che inizierà il 6 aprile, spetterà al collegio di giudici della IV sezione penale. La legge non prevede l'obbligo di sospendere in caso di conflitto di attribuzione sollevato davanti alla Corte costituzionale ma si prospetterebbe un problema esclusivamente di opportunità. Va ricordato che il processo per il sequestro di Abu Omar era stato sospeso a causa del conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato ma appunto solo per problemi di opportunità.