29 marzo 2024
Aggiornato 11:30
Calderoli: «E' una pura follia, è incostituzionale»

La Russa: il 17 marzo sarà festa nazionale

Tre ministri non firmano il provvedimento. Per i ministri leghisti non ha copertura e aumenta la spesa di un paese già enormemente indebitato

ROMA - Il governo ha varato «un decreto con il quale il 17 marzo diventa festa nazionale a tutti gli effetti civili». Lo ha confermato il ministro della Difesa, Ignazio la Russa, durante una conferenza stampa a palazzo Chigi. La Russa ha riferito che il provvedimento sulla festa per i 150 anni dell'unità d'Italia non è stato votato «da tre ministri».

VOLEVAMO RILANCIARE IL PIL, ABBIAMO FATTO IL CONTRARIO - La Lega si schiera apertamente contro la decisione del Consiglio dei ministri di rendere il 17 marzo festa nazionale. A confermarlo è il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, in una nota in cui definisce il decreto legge «pura follia» e «incostituzionale».
«Fare un decreto legge per istituire la festività del 17 marzo, un decreto legge privo di copertura (traslare come copertura gli effetti del 4 di novembre, infatti, rappresenta soltanto un pannicello caldo e non a casa mancava la relazione tecnica obbligatoria prevista dalla legge di contabilità), in un Paese che ha il primo debito pubblico europeo e il terzo a livello mondiale e in più farlo in un momento di crisi economica - afferma - internazionale è pura follia. Ed è anche incostituzionale»
«Come ho già detto sono e resto contrario - sottolinea Calderoli - alla decisione di non far lavorare il Paese il 17 di marzo, sia per il costo diretto che è insito in una festività con effetti civili che per quello indiretto, che proverrà dallo stimolo di allungare la festività in un ponte da giovedì fino a domenica. Se vogliamo rilanciare davvero il Pil di questo Paese con il decreto legge di oggi abbiamo fatto l'esatto contrario».

LA RUSSA: LEGHISTI DISSENZIENTI MA GARBATI - I ministri che hanno votato contro il decreto sul 17 marzo sono stati Bossi e Calderoli, mentre Maroni era assente. Lo ha riferito il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, in conferenza stampa. L'esponente del governo ha inoltre replicato alla critica del Carroccio, sottolineando che la «copertura c'è, con il trasferimento degli effetti giuridici del 4 novembre». «Quindi la loro - dice La Russa - è una valutazione diversa. Calderoli e Bossi, sia pure in modo garbato, hanno espresso una diversità di opinione. Non c'è niente di male quando il Cdm esprime un parere a larga maggioranza».

MELONI: SAREBBE STATA SBAGLIATA UNA FESTA DI SERIE B - IL Consiglio dei ministri nel varare il decreto che istituisce la festa nazionale dell'unità d'Italia per il 17 marzo ha «cercato convergenze e tenuto conto delle perplessità espresse in questi giorni». Lo ha detto il ministro delle politiche giovanili Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi di alcuni membri del governo.
Facendo riferimento alle critiche della Lega nord sulla ricorrenza, Meloni ha spiegato che «non avrebbe potuto essere una celebrazione di serie B» perchè «è la data più unificante che abbiamo in in Italia. Sarebbe stato sbagliato non trattarla come le altre celebrazioni».