Berlusconi: ne parlo al Colle. Ma il Quirinale smentisce
«Al momento non risulta alcun incontro». Le frasi del Premier pronunciate durante l'ufficio di presidenza del Pdl, hanno avuto un effetto boomerang
ROMA - Al Quirinale, oggi. Il premier Silvio Berlusconi ieri ha indicato con nettezza sia il giorno del colloquio con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che l'argomento: parlare al Capo dello Stato di quella che considera una «situazione di grave conflitto istituzionale» derivata dalle mosse della Procura di Milano sulla vicenda Ruby. Non basta: il Cavaliere non esclude di discutere con Napolitano la possibilità di varare un decreto per porre un freno alle intercettazioni.
Effetto boomerang - Le frasi di Berlusconi, pronunciate, secondo quanto si è appreso, durante l'ufficio di presidenza del Pdl, hanno avuto un effetto boomerang. Il Quirinale, infatti, a stretto giro di minuti, ha smentito, categoricamente, tutto: secondo fonti del Colle, non risulta alcun incontro. Peraltro è facile immaginare che l'oggetto del colloquio, dopo una giornata nella quale Berlusconi ha lanciato uno dei più pesanti attacchi alla magistratura, creerebbe più di un imbarazzo al Capo dello Stato che ha ripetutamente chiesto di evitare un nuovo scontro istituzionale.
Imbarazzo, naturalmente, anche nel fronte berlusconiano. Poco dopo la smentita del Colle, infatti, dallo staff del premier si è tentato di raddrizzare il tiro, collocando l'incontro nella cornice della cerimonia di oggi al Quirinale per la giornata dedicata al ricordo delle vittime delle foibe.
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