11 dicembre 2024
Aggiornato 16:00
Caso Ruby

Le donne preparano la mobilitazione: «Se non ora, quando?»

Domenica in piazza in 117 città, raccolte oltre 50mila adesioni

ROMA - Il 13 febbraio in 117 città d'Italia e non solo (nell'elenco figurano anche Tokyo e Bruxelles) migliaia di donne scenderanno in piazza sotto lo slogan «Se non ora quando?».
La mobilitazione nazionale, che ha raggiunto oltre 50mila sottoscrizioni, è nata in seguito alla cosiddetta vicenda Ruby, che vede coinvolto il presidente del Consiglio. A presentare l'iniziativa alla stampa, nella sede della Stampa Estera di Roma, oltre al segretario della Cgil, Susanna Camusso e alla parlamentare di Fli, Flavia Perina, diverse donne impegnate nello spettacolo o nella società civile: Francesca Comencini, Licia Conte, Silvia Costa, Nicoletta Dentico, Titti Di Salvo, Francesca Izzo, Serena Sapegno, Lunetta Savino.

«L'appello lanciato è una cosa straordinaria - ha detto il numero uno della Cgil, Susanna Camusso - il messaggio si è allargato rapidamente in tutte le città che sentono la necessità di esserci». La Camusso non entra nelle vicende che coinvolgono il presidente del Consiglio ma sottolinea come «anche in questo caso si deve sempre parlare delle ragazze, del lavoro delle prostitute e non si parla dell'origine del problema, ovvero della domanda maschile, dei clienti. Una modalità un po' insopportabile, si cerca il dito e non la luna. Noi non vogliamo occuparci del dito, noi pensiamo che la libertà delle donne è la libertà delle donne».

La parlamentare di Fli, Flavia Perina, ha posto un problema politico, parlando delle conseguenze a cui vanno incontro le donne dopo questa vicenda: «Sta nascendo un'idea della rappresentanza femminile che passa attraverso i party - ha detto la Perina - quando si formeranno delle liste elettorali con le donne, chi ci salverà dal sospetto che suscitano le candidate? Per difendere il premier, inoltre, si sta costruendo una campagna mediatica che tende a dire 'Così fan tutte'».