«Capi uffici più attivi contro i ritardi»
«Servono piani per lo smaltimento degli arretrati, se necessario mediante una temporanea riduzione del carico di lavoro»
ROMA - Il procuratore generale della Cassazione, Vitaliano Esposito, richiama i capi degli uffici giudiziari ad avere un ruolo più attivo e incisivo nel velocizzare i tempi della giustizia e smaltire l'arretrato che soffoca i tribunali. «Sul problema dei ritardi - dice infatti il Pg nella relazione per l'apertura dell'anno giudiziario - sarebbe auspicabile un più incisivo intervento dei capi degli uffici, i quali non devono limitarsi a burocratiche e formali sollecitazioni, ma dovrebbero elaborare con gli interessati piani di 'rientro' dell'arretrato, se necessario mediante una temporanea riduzione del carico di lavoro».
«Soprattutto - ammonisce ancora Esposito - dovrebbero evitare che tali ritardi assurgano a rilevanza disciplinare con una più attiva e incisiva sorveglianza sul rispetto dei termini per il deposito dei provvedimenti». Questo, sottolinea il Pg, «non costituisce lesione dell'autonomia e dell'indipendenza del giudice, ma è volto solo a garantire l'efficienza del servizio».
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