Giunta della Camera riunita da stamani
Voto entro le 14. Lo Presti: «Fumus persecutionis no, Procura ha agito con prudenza». La proposta del Pdl di dire no all'autorizzazione dovrebbe passare senza soprese
ROMA - Si arriverà probabilmente a fine mattinata a un primo voto sulla domanda di autorizzazione alle perquisizioni domiciliari nei confronti di Silvio Berlusconi trasmessa dalla Procura di Milano alla Giunta della Camera nell'ambito dell'inchiesta sul caso Ruby. Lo spiega il deputato di Futuro e libertà, Nino Lo Presti, a margine dei lavori.
Intanto, dalla nuova documentazione trasmessa ieri dalla Procura emerge con evidenza, secondo quanto riferisce chi ha avuto modo di leggere le carte, che la brasiliana Iris Berardi ha frequentato le residenze del premier per due volte quando era ancora minorenne, ovvero prima del dicembre 2009. Inoltre dalle perquisizioni della casa di Marysthell Garcia Polanco sono stati ritrovati i verbali predisposti per Barbara Guerra già firmati da uno degli avvocati di Berlusconi, Piero Longo.
«Questi sono aspetti di gossip e di folklore - commenta Lo Presti - noi dobbiamo accertare solo se esiste fumus persecutionis nei confronti di Berlusconi. Il relatore Leone lo ha collegato all'ostinazione della Procura nell'avviare indagini e nel proseguirle pur nella consapevolezza di essere incompetente. Secondo Fli la tesi del relatore è una aberrazione politica: non esiste fumus perché le indagini sono cominciate a seguito della visita di Nicole Minetti in Questura e poi hanno coinvolto Berlusconi attraverso le intercettazioni. Inoltre la Procura chiede l'autorizzazione a perquisire due locali, di cui soltanto uno può essere considerato di pertinenza parlamentare. L'altro, il numero 802, è una sede delle società del presidente e poteva essere perquisito immediatamente perché lì non si svolge attività politica, come ha detto anche Ghedini. Chiedendo invece comunque l'autorizzazione alla Camera la Procura ha agito con prudenza e discrezione».
La proposta del Pdl di dire no all'autorizzazione dovrebbe passare senza sorprese visto che comunque la maggioranza, in Giunta alla Camera, è avanti di un voto e che tra le file dell'opposizione questa mattina mancano la democratica Anna Rossomando e il finiano Giuseppe Consolo.
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