24 agosto 2025
Aggiornato 09:30
Caso Ruby

«Chi non sa vivere limpido rinunci a incarichi»

Lo scrive monsignor Rino Fisichella: «Vale per tutti, non per uno solo. E no a lapidazioni pubbliche»

ROMA - «I comportamenti di chi ha responsabilità istituzionali pubbliche richiedono più di altri un impegno cristallino, fuori da ogni compromesso e al di sopra di ogni sospetto. Se chi assume tali incarichi non si sente in grado di poterli vivere, è bene che rinunci a tali responsabilità. Questo deve valere per tutti e non per una sola categoria di persone o per una sola persona». Lo scrive monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, nella sua consueta rubrica 'La ragione e la fede' sul settimanale Oggi, in risposta a un lettore, turbato dalle vicende di questi giorni.

«Come non mi piace l'ipocrisia di chi sostiene vizi privati e pubbliche virtù - ammonisce ancora Mons. Fisichella- altrettanto non mi convince chi prende immediatamente un sasso per lapidare il malcapitato di turno, senza porsi alcun interrogativo». Cosi come «è comico vedere - aggiunge ancora il prelato- lo strabismo di alcuni difensori della laicità dello Stato che oggi invocano l'intervento della Chiesa, mentre si stracciano le vesti quando la stessa Chiesa si fa sentire per questioni di principio fondamentali per la società».