19 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Brembate di Sopra

Yara, Manganelli: escluderei pista estera

Il capo della Polizia: «I tabulati telefonici sono solo una tessera del mosaico. Nulla sarà lasciato intentato»

BERGAMO - «Non ritengo che la pista che porta all'estero possa essere privilegiata rispetto alle altre. Ma siccome non bisogna lasciare nulla di intentato è doveroso seguire anche una pista che non si ferma al nostro paese. Sul caso di Yara ho una mia idea ma non ritengo di doverla dire perchè queste impressioni, suggestioni, devono essere comunicate da chi è preposto a fare questo». Durante una visita oggi a Bergamo il capo della polizia Antonio Manganelli è intervenuto anche sulle indagini sul giallo di di Yara Gambirasio.

Grande mosaico - «I tabulati telefonici possono rappresentare per l'investigatore moderno un elemento importante, ma non sono tutto - ha detto Manganelli - L'investigazione è come un grande mosaico nel quale si raccolgono tessere apparentemente insignificanti che diventano poi, dopo giorni, dopo mesi, strategicamente fondamentali. Bisogna avere una grande pazienza e raccogliere tutti gli elementi, per cercare di sistemarli in modo tale che producano un risultato. I bravissimi investigatori che ci sono qui stanno lavorando senza escludere alcuna pista, senza lasciare nulla di intentato».

Il capo della polizia si è quindi fatto un'idea del caso di Yara, per il quale «Carabinieri e Polizia hanno messo in campo investigatori di grande professionalità. Stanno seguendo ogni pista possibile e posso solo esprimere il mio compiacimento per come la magistratura e le forze di polizia stanno svolgendo le indagini. Ho fiducia nel fatto che tutto quello che si può fare non sarà lasciato senza sviluppo».

Da Manganelli anche un messaggio alla famiglia: «Porto la testimonianza di una professionalità grande di chi indaga, una professionalità che la famiglia di Yara deve conoscere, che deve essere trasmessa alla famiglia come elemento di fiducia: nulla sarà lasciato intentato. Gli investigatori stanno lavorando con grande impegno, ma anche con amore, senza guardare l'orologio come si diceva una volta».