18 agosto 2025
Aggiornato 13:30
Conferenza stampa di fine anno

Berlusconi: confronti in tv? No a risse, solo con regole precise

«Talk show allontanano cittadini da politica»

ROMA - Nessuna intenzione di partecipare a talk show di approfondimento politico che sono «risse: Silvio Berlusconi tornerebbe in tv per un confronto con i suoi avversari solo «se ci fossero regole precise» per «l'imparzialità del conduttore, il modo di porgere la domanda e i tempi di risposta».
Rispondendo all'ultima domanda della conferenza stampa di fine anno, quella del giornalista di Skynews24 che lo invitava a confronti tv con i suoi avversari, Berlusconi dice: «Non apprezzo assolutamente le trasmissioni di confronto attuali tra i vari protagonisti della politica, che sono senza regole, in cui le voci si sovrappongono con risultati di incomprensibilità, in cui si arriva molto spesso a comportamenti non educati e che creano distacco cittadini politica». E questo succede perchè «non c'è alcuna regola in Italia che possa garantire l'imparzialità della conduzione e tempi uguali alle persone in campo».

Il premier cita i casi di Usa e Gb: «Ci sono norme rigorosissime su imparzialità del conduttore, modo di porgere la domanda, tempi di risposta». Cose che in Italia non ci cono e dunque «credo non sia giusto per me di contribuire a queste risse che si vedono in tv ,che abbassano l'immagine dei politici presenti e allontanano i cittadini dalla politica». Ma «se ci fossero regole precise ci starei. Ho partecipato a confronti con Prodi, Occhetto, D'Alema: c'erano regole precise. Auspico ci possano essere ancora, e si possa dare di noi stessi e della politica un'immagine diversa».