Avvenire: non strumentalizzare il suicidio per l'eutanasia
Editoriale del giurista cattolico Francesco D'Agostino: «E' stato un'estremo scatto di volontà? Chi può dirlo»
ROMA - «Ecco perché utilizzare il suicidio di Monicelli come argomento per perorare l'approvazione di una legge eutanasica è scorretto e fuorviante»: il giurista cattolico Francesco D'Agostino firma un editoriale su Avvenire intitolato 'L'uso estremo di un estremo gesto' per chiedere di non strumentalizzare il suicidio del regista a fini politici.
«Non è attraverso l'esaltazione di inquietanti legislazioni eutanasiche che va espresso il rispetto che tutti dobbiamo alla memoria di Monicelli», precisa D'Agostino.
Senza citarlo, D'Agostino esprime dubbi sulle parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sul caso Monicelli: «E' stato un 'estremo scatto di volontà' quello che ha portato Mario Monicelli a uccidersi? Chi può dirlo? Il suicidio è un gesto troppo tragico, troppo solitario, troppo estremo per poter essere decifrato e definito in modo perentorio e univoco».
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