12 ottobre 2025
Aggiornato 06:00
La riforma Gelmini

Università, studenti in rivolta. Berlusconi attacca: «Andate a studiare»

Governo battuto su emendamento. Blocchi e manifestazioni in corso in tutta Italia: Roma, Torino, Palermo, Milano e Napoli

ROMA - Il Governo è stato battuto nell'aula della Camera durante il voto sull'emendamento 19.203 al ddl Gelmini di riforma dell'università, presentato dal deputato finiano Fabio Granata. L'emendamento è stato sottoscritto, nel corso della discussione, anche dal deputato Pd Angelo Quartiani.
Intanto, proprio mentre l'aula della Camera si appresta a votare gli ultimi emendamenti del ddl di riforma e a chiudere così l'esame del testo che passerà poi al Senato, gli studenti sono scesi in piazza anche a Torino, Palermo, Bari, Genova e Milano e sono attese per oggi nuove proteste come quelle che la settimana scorsa hanno occupato i monumenti simbolo della cultura italiana.
A Roma è partita la manifestazione che porterà circa duemila tra studenti e ricercatori davanti alla Camera mentre altri cortei sono in corso a Torino, Genova e Palermo. A Roma gli universitari hanno accolto diversi intellettuali sul tetto di Architettura della Sapienza, sfondato un muro simbolico a Porta Pia e occupato la facoltà di Giurisprudenza.

Il Governo sostiene la riforma - Dopo l'annuncio dell'appoggio dei finiani il testo non dovrebbe trovare ostacoli in aula e arrivare così a Palazzo Madama per essere approvato prima della discussione sulla manovra economica di metà dicembre. Il Consiglio dei ministri ha voluto intanto esprimere nuovamente il proprio sostegno alla riforma con un applauso al ministro Gelmini nella seduta odierna. A chiederlo è stato lo stesso presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Contro Gelmini si è schierato invece il rettore dell'università di Pisa che si è detto «stupito e preoccupato» per la reazione del ministro, che ha duramente polemizzato ieri con il rettore dell'università di Firenze per la proposta di quest'ultimo di bloccare le lezioni contemporaneamente all'esame della legge da parte dei deputati.

Berlusconi: «Andate a studiare» - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, di rientro a Palazzo Grazioli, ha liquidato le manifestazioni dicendo che «gli studenti veri stanno a casa a studiare, quelli in giro a protestare sono dei centri sociali e sono fuori corso». E quanto al ddl in discussione alla Camera ha spiegato che «quella in Parlamento è una buona riforma che favorisce gli studenti, i professori e più in generale tutto il mondo accademico e dunque deve passare se vogliamo finalmente ammodernare l'università». Quanto alle critiche arrivate da più parti, il capo del governo ha rilevato che «è stata discussa con tutte le parti in causa, modificata, migliorata e credo che meglio di così non si potesse proprio fare». Inoltre, ha aggiunto, «introduce maggiore meritocrazia ed è davvero un vantaggio per tutti».