Gelmini: le proteste hanno assunto forme inaccettabili
Il Ministro dell'Istruzione: «Gli atenei sono a rischio bancarotta. L'Opposizione in Parlamento non sui tetti»
ROMA - Dopo i tafferugli di ieri al Senato per il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini le proteste degli studenti hanno assunto forme «inaccettabili», e anche l'opposizione, invece di salire sui tetti, dovrebbe svolgere il suo ruolo in Parlamento, perché - avverte - senza la riforma gli atenei italiani rischiano la bancarotta.
FORME INACETTABILI - «Ho sempre rispettato la proteste - ha dichiarato il ministro alla Telefonata di Maurizio Belpietro su Canale 5 - ma quelle di ieri hanno assunto una forma totalmente inaccettabile. Assaltare il Senato, tafferugli in diverse università e città. Non credo sia un modo corretto e propositivo per esprimere una posizione sull'università». E marca anche la differenza delle proteste studentesche tra Londra e Roma : «Nel Regno Unito gli studenti protestano per l'aumento delle tasse, in Italia invece il governo lavora per evitare l'aumento delle tasse universitarie e soprattutto il collasso del sistema».
BANCAROTTA - «Molte università - ha sottolineato Gelmini - hanno conti in disordine e se noi oggi non interveniamo in maniera forte e risoluta non sarà il governo a commissariare alcuni atenei, ma saranno le banche» E il primo esempio è quello «dell'università di Siena che è sull'orlo della bancarotta, il nuovo rettore sta cercando di intervenire, ma non è un caso unico». «Di fronte a questi problemi che necessitano di una soluzione urgente io mi aspetterei studenti desiderosi di apprendere e di poter accedere a un buon sistema universitario ma soprattutto - ha concluso il ministro - mi sarei aspettata un'opposizione responsabile, che non sale sui tetti ma esprime la propria posizione in Parlamento».
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