29 marzo 2024
Aggiornato 07:00
Caso Scazzi

Cominciato in carcere l'incidente probatorio di Michele

Il Tribunale «cristallizza» le dichiarazioni dello zio reo confesso. Gli sguardi di padre e figlia in aula non potranno mai incrociarsi

TARANTO - È cominciato nel carcere di Taranto l'interrogatorio di Michele Misseri, con la formula dell'incidente probatorio. Il gip Martino Rosati interrogherà lo zio di Sarah che, reo confesso in un primo momento dell'omicidio della nipote, ha poi piano piano tirato in ballo anche la figlia Sabrina, fino allo scorso 5 novembre quando indicò nella sola figlia l'autrice dell'efferato delitto. All'udienza di oggi parteciperanno anche i pubblici ministeri Pietro Argentino e Mariano Buccoliero insieme al procuratore capo Franco Sebastio e i difensori di Michele Misseri, avvocato Daniele Galoppa, e di Sabrina, avvocati Francesca Conte ed Emilia Velletri.

Per la prima volta da quanto questa triste vicenda è cominciata, davanti a Michele Misseri e a sua figlia Sabrina ci saranno anche gli avvocati difensori della famiglia Scazzi, Nicodemo Gentile e Walter Biscotti, che rappresenteranno la parte civile nel procedimento che sta prendendo le mosse al Tribunale tarantino. Nella grande sala dove si svolgerà l'udienza, al primo piano dell'ex sezione femminile, ci saranno anche i consulenti delle parti: il criminologo Massimo Picozzi e l'ex comandante dei Ris di Parma Luciano Garofano, per quanto riguarda la famiglia Scazzi; la criminologa Roberta Bruzzone per quanto riguarda Michele Misseri; la psicologa Cinzia Gimelli, che segue Sabrina Misseri.

Nella grande stanza al primo piano della sezione femminile, dove una volta c'era la cappella, entrerà per primo Michele Misseri che siederà davanti al magistrato e non potrà più voltarsi indietro: questo per evitare che nel momento in cui, un minuto prima che l'udienza abbia inizio, Sabrina entri in aula gli sguardi di padre e figlia non potranno mai incrociarsi. Questa era una delle garanzie che era stata chiesta dalla difesa di Michele Misseri, il quale per tutta questa settimana ha rifiutato i colloqui con i familiari.

Quella di oggi sarà un'udienza che, secondo quanto spera la Procura, potrebbe mettere la parola fine una volta per tutte sul giallo dell'uccisione di Sarah Scazzi scomparsa lo scorso 26 agosto e ritrovata cadavere il 6 ottobre scorso in fondo a un pozzo dopo la prima confessione dello zio Michele. p>