31 luglio 2025
Aggiornato 06:00
Sarah Scazzi

A Michele Misseri contestata anche la violenza sessuale

Oltre ai reati di omicidio, occultamento e vilipendio di cadavere. Oggi le cinture sequestrata verranno inviate ai Ris

TARANTO - A Michele Misseri, reo confesso per l'omicidio della nipote Sarah Scazzi, la Procura della Repubblica di Taranto contesta, oltre ai reati di omicidio, occultamento e vilipendio di cadavere, anche il reato di violenza sessuale in relazione alle presunte molestie di cui l'uomo si sarebbe reso responsabile nei confronti della quindicenne, quando la ragazzina era ancora in vita.

La contestazione di questo reato è indicata nel verbale di sequestro delle 49 cinture d'abbigliamento portate via sabato sera dai carabinieri da casa Misseri per individuare l'arma con la quale Sarah sarebbe stata strangolata. Misseri aveva detto esplicitamente di aver tentato un approccio sessuale con la nipote l'8 ottobre scorso, interrogato dal gip del Tribunale di Taranto Martino Rosati nell'udienza di convalida del fermo al quale il contadino era stato sottoposto dopo aver fatto ritrovare il cadavere di Sarah. In quella occasione il contadino aveva riferito anche di aver tentato un altro approccio una settimana prima del delitto.
Mai prima d'ora gli inquirenti avevano contestato al contadino di Avetrana la violenza sessuali su Sarah. Questo significa che ora questo dettaglio è ritenuto credibile; la sua posizione non si alleggerisce più di tanto, ma verosimilmente è ritenuta più attendibile la sua ultima versione, quella secondo cui a uccidere Sarah fu la cugina Sabrina, sua figlia. Misseri ha detto la settimana scorsa di non aver ucciso la ragazzina ma di averne solo occultato il cadavere.

Intanto le 49 cinture, da uomo e da donna, sequestrate nell'abitazione della famiglia Misseri per trovare l'arma del delitto di Sarah Scazzi saranno inviate questa mattina ai Carabinieri del Ris di Roma per essere esaminate. I carabinieri dovranno verificare se una delle cinture sia compatibile con i segni di strangolamento rilevati sul collo di Sarah dal medico legale nel corso dell'autopsia. Ieri mattina il medico legale Luigi Strada ha visionato nel comando provinciale dei Carabinieri di Taranto le cinture, numerose delle quali sarebbero compatibili, per diametro e fattezza, con i segni esterni di strangolamento sul collo di Sarah. Ieri sera nel corso dello speciale del Tg1 sul caso Scazzi, Roberta Bruzzone criminologa e consulente di parte dello zio di Sarah Scazzi ha detto: «Michele Misseri ha grandemente a cuore la sorte della figlia Sabrina». La criminologa ha descritto il suo cliente come una persona con un «legame solidissimo con la sua famiglia» e che per questo «ha risentito molto sul piano emotivo di tutto questo che è successo». Quanto alle contraddizioni di Misseri, le numerose versioni che ha fornito di quanto è accaduto il 26 agosto scorso, l'esperta ha tenuto a precisare che Misseri «appare contraddittorio solo se visto dall'esterno» e «i continui colpi di scena» vanno collegati all'amore per la figlia.