29 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Sarah Scazzi

Investigatori a casa Misseri, trovato mazzo di chiavi

Lunedì gli accertamenti tecnici irripetibili al Ris di Roma. La mamma e la sorella vanno a parlare con Sabrina in carcere

TARANTO - Hanno suonato alla villetta di via Deledda intorno alle 11. I carabinieri cercavano il mazzo di chiavi di Sarah, che secondo la madre della giovane mancherebbe tra gli oggetti di sua figlia, e la corda che sarebbe stata usata dallo zio per strangolarla. I militari hanno ispezionato a lungo l'abitazione ed alla fine sono usciti dalla villetta portando via con sé del materiale sequestrato, tra cui un mazzo di chiavi: sarà quello di Sarah? Nella casa dello zio non è stata, invece, trovata la corda che l'uomo avrebbe stretto al collo della nipote e che poi avrebbe fatto sparire.

Dopo avere firmato il decreto di perquisizione nella caserma dei carabinieri, Cosima Serrano, moglie di Misseri, si è recata con la figlia maggiore Valentina, nel carcere di Taranto a trovare Sabrina, accusata col padre dell'omicidio di Sarah. Intanto, oggi, è scaduto il termine di 48 ore entro cui il fermo di Sabrina Misseri poteva essere tramutato in ordinanza di custodia cautelare in carcere, senza che il gip abbia depositato alcuna decisione. Nel corso del pomeriggio, è stato sentito dai carabinieri Ivano Russo, l'amico cuoco conteso fra Sabrina e Sarah. Il ragazzo avrebbe confermato che fu Cosima Serrano a indicargli, per telefono, il luogo dove era stato sepolto il corpo di Sarah Scazzi, la notte in cui Misseri confessò l'omicidio; e gli inquirenti si chiedono a quanto pare come faceva Cosima a conoscere l'ubicazione esatta. Dopo l'interrogatorio, a Russo è stato restituito il telefonino, sequestrato in precedenza per verificare le chiamate e alcuni messaggi.

C'è attesa anche per le nuove dichiarazioni che Michele Misseri si è detto disponibile a fare agli investigatori. Gli inquirenti potrebbero ascoltare nuovamente l'uomo dopo la decisione del Gip Martino Rosati sul fermo della figlia Sabrina. Le rivelazioni potrebbero fornire elementi di riscontro alle indiscrezioni che disegnano una nuova scena del crimine. Gli investigatori, infatti, non escludono la possibilità che l'omicidio della piccola Sarah sia avvenuto all'interno della casa e non nel garage, come sinora affermato da Michele Misseri. Nel frattempo, le indagini tecniche sul caso si trasferiscono a Roma. Gli accertamenti tecnici irripetibili sul cellulare della ragazza uccisa ad Avetrana, sulla Seat Marbella dello zio Michele Misseri, reo confesso dell'omicidio, e sugli altri reperti prelevati dai carabinieri saranno effettuati lunedì prossimo, 25 ottobre, alle 10, presso il Reparto investigazioni scientifiche (Ris) della capitale. L'esame verrà eseguito alla presenza dei legali e dei consulenti delle parti.