25 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Afghanistan

La madre dell'alpino ferito: basta soldati laggiù

Dai microfoni di Radio 24: «Si risolvano problemi da soli»

ROMA - «Non manderei nessuno in Afghanistan, si risolvano da soli i problemi». E' lo sfogo della mamma di Luca Cornacchia, l'alpino ferito nell'agguato di sabato in Afghanistan in cui sono morti quattro italiani. Dai microfoni di Radio 24, Cesidia Di Giandomenico dice che «il figlio è stato miracolato. E ora cerca sempre gli amici. Oggi gli psicologi lo informeranno - spiega - dei compagni che non ce l'hanno fatta». Il figlio è alla terza missione in Afghanistan, la sua ottava in totale.
«Ma stavolta era partito scontento, perché sapeva che andava in una zona più pericolosa e perché - dice - lasciava un bambino di un anno». «Mio figlio mi diceva che i talebani sono sempre in agguato. Loro vogliono la guerra. Luca mi ripete sempre - riporta la madre: «Noi dobbiamo andare là, perché degli innocenti hanno bisogno di noi». Cornacchia ha parlato brevemente al telefono con la moglie. «E' stato miracolato, ora voglio solo che rientri», dice la madre.