Procuratore Capaldo: Nella Banda della Magliana sanno
Accertamenti su Manlio Vitale, rapinatore arrestato a Caserta
ROMA - «Siamo convinti che la Banda della Magliana sappia che fine ha fatto Emanuela Orlandi. Per far luce sulla sua scomparsa stiamo monitorando attività passate e presenti, e faremo altrettanto anche per quelle future, di coloro che facevano parte di questa holding criminale». Così ha affermato il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, titolare dell'inchiesta sulla scomparsa della ragazza figlia di un commesso del Vaticano, avvenuta il 22 giugno del 1983. Gli accertamenti degli investigatori, anche della Squadra mobile della polizia, stanno riguardando in queste ore Manlio Vitale, arrestato il 3 ottobre scorso a Caserta insieme ad altre sei persone dalla polizia mentre era arrivato a pochi centimetri dal caveau di una banca.
Il fascicolo su Vitale potrebbe essere trasmesso a Roma per competenza, anche perché le verifiche sul soggetto sarebbero partite dopo l'audizione di Maurizio Giorgetti, 56 anni, già legato ad ambienti dell'estrema destra e con alcuni vecchi precedenti penali. Secondo chi indaga, sulla base di quanto riferito da diversi testimoni, il rapimento della Orlandi sarebbe stato finalizzato a recuperare soldi. Vitale, che oggi ha 61 anni, era noto alle cronache degli anni Ottanta con il soprannome di 'Er Gnappa' ed era considerato come in rapporti a due esponenti di spicco della banda: Maurizio Abbatino ed Enrico De Pedis.
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