Milano, più poveri in cerca d'aiuto e sempre di più italiani
Caritas: «Allargata la fascia dei vulnerabili, i poveri divenuti miserabili»
MILANO - Nel 2009 sono cresciuti del 9% le persone che si sono rivolte ai 56 centri di ascolto della Caritas di Milano e, tra i 17.283 che hanno cercato aiuto, gli italiani sono ben il 15,7% rispetto all'anno precedente, nonostante gli stranieri rappresentino ancora la stragrande maggioranza degli utenti, il 73,7%. E' quanto emerge dal nono «Rapporto sulle povertà nella diocesi di Milano», realizzato da Caritas Ambrosiana e presentato oggi nel capoluogo lombardo, che conferma il generale impoverimento delle fasce più deboli della popolazione e soprattutto l'allargamento del grave disagio ben oltre la categoria sociale dei vulnerabili cronici.
Secondo i ricercatori dell'Osservatorio diocesano delle povertà e delle risorse che hanno elaborato i dati, l'aumento del 9% rispetto al 2008, che ha riportato il numero degli utenti a valori che non si registravano da cinque anni, è stato determinato dagli immigrati irregolari, malgrado la presenza agli sportelli dei cittadini extracomunitari privi di permesso di soggiorno sia diminuita del 3,7% (dal 13,4% del 2008 al 9,7% di quest'anno) «probabilmente a causa del timore di incorrere in denunce dopo l'introduzione del reato di clandestinità».
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