Unione universitari: la Gelmini non convoca studenti
Il Ministro teme di non avere il Cnsu dalla sua parte: «Metodo dittatoriale»
ROMA - Il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Mariastella Gelmini, non convocherebbe il Consiglio nazionale degli studenti universitari «per il timore di non avere l'organo dalla sua parte»: a sostenerlo è Giorgio Paterna, coordinatore nazionale dell'Unione degli universitari, aggiungendo che «oggi in Italia ci ritroviamo in una condizione per cui se un organo eletto non condivide le politiche del governo ne viene impedita la libera espressione».
METODO DITTATORIALE - Secondo il rappresentante studentesco «questo metodo dittatoriale di governare è lo stesso che il ministro Gelmini sta instaurando negli atenei con il suo ddl, motivo per il quale i rettori ed i baroni continuano a sostenere questa riforma».
«Gli studenti italiani - continua Paterna - sono contro questo ddl, come lo sono i ricercatori, i dottorandi, i docenti e chi oggi l'Università la conosce più per gli aspetti negativi che per quelli positivi, e le proteste di queste settimane ne sono l'ulteriore conferma. Le mobilitazioni in tutti gli atenei del 4, 5 e 6 Ottobre saranno la dimostrazione che questo ddl è considerato da tutti il baratro per l'istruzione e la ricerca pubblica».
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