20 aprile 2024
Aggiornato 12:00
I funerali

A Roma tanta folla per l'ultimo saluto al capitano Romani

Il parà ucciso venerdì in Afghanistan. Monsignor Pelvi: «Una fiaccola»

ROMA - Un lungo applauso ha concluso poco prima delle 17 i funerali solenni di Alessandro Romani, il capitano (promosso post mortem) del Nono reggimento paracadutisti 'Col Moschin', ucciso in Afghanistan venerdì scorso durante un'operazione militare.
Gremita la Basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma dove, oltre ai familiari e agli amici chiusi nel dolore, erano presenti le più alte autorità militari e civili, dal presidente della Repubblica Giorgio Alemanno ai presidenti di Senato e Camera, Schifani e Fini, al sindaco della capitale Gianni Alemanno che per oggi aveva proclamato il lutto cittadino. Tantissimi anche i cittadini 'comuni' giunti a rendere l'ultimo omaggio al militare.

La celebrazione è stata presieduta da monsignor Vincenzo Pelvi, l'arcivescovo ordinario militare per l'Italia, che nella sua omelia ha parlato di Romani come «una fiaccola per la nostra Patria», «un giovane dai grandi ideali, un modello di una vita spesa per gli altri» e il suo «sacrificio è un ammonimento circa il considerare i poveri come un fardello fastidioso, perchè solo con loro possiamo costruire un mondo più giusto».
La bara con il corpo di Romani, rivestita dalla bandiera tricolore, è uscita dalla Basilica tra i picchetti d'onore delle forze armate. La salma sarà sepolta nel cimitero del Verano.