Cisl: Miur smentisce Gelmini, precari assorbiti nel 2022
"Sono 230.000 e tra 6/7 anni ne rimarrà ancora il 40%"
ROMA, 10 set - Non ci vorranno 6 o 7 anni, come ha prospettato oggi il ministro Gelmini, per smaltire tutti i precari nelle graduatorie permanenti della scuola, ma probabilmente il doppio: l'ultimo precario potrebbe arrivare ad insegnare nel 2022, se non più tardi. A sostenerlo, citando "stime del Ministero dell'Istruzione" che smentirebbero il titolare del dicastero in Viale Trastevere, è la Cisl scuola, che in dossier sui precari spiega che "i tempi di attesa per un ingresso stabile nel lavoro dei 230.000 docenti abilitati sono nella maggior parte dei casi lunghi o lunghissimi: le stime del Miur ci dicono che nel 2016 resterà ancora un 40% di graduatorie affollate o molto affollate, cioè che richiedono 6 o più anni per svuotarsi".
Secondo le stime della Cisl "i docenti precari rappresentano, nella scuola, circa il 15% della forza lavoro impiegata. I numeri di chi aspira ad un impiego stabile nell'insegnamento sono sicuramente 'grandi numeri': 230.000 aspiranti docenti già abilitati; 300.000 non abilitati". Il tutto "per un organico che è sceso, con gli ultimi tagli, sotto le 800.000 unità e che presenterebbe una disponibilità teorica per assunzioni in ruolo di circa 30.000 posti".
I dati forniti dalla Cisl Scuola sono elaborazioni su dati ricavati dai decreti interministeriali sugli organici, dalle pubblicazioni del Miur (in particolare 'Osservatorio sulle graduatorie 2009' e 'La scuola statale: sintesi dei dati, per gli ultimi tre anni scolastici') o resi disponibili in sede di informativa ai sindacati.
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