26 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Inchiesta grandi eventi

Case e soldi: spunta una nuova lista di 100 nomi

Nuovo elenco dei clienti di Anemone. Corsera, Messaggero, Repubblica: «Ci sarebbe anche il nome Berlusconi». Ghedini: «Notizia infondata»

ROMA - Case e soldi. Ristrutturazioni nelle abitazioni e negli uffici di clienti potenti e operazioni bancarie sospette. Spunta una nuova lista di 100 nomi nell'inchiesta della procura della repubblica di Perugia sui grandi appalti per il G8 della Maddalena e i 150 anni dell'Unità d'Italia. E' stata trovata nel personal computer del commercialista dell'imprenditore Anemone. Lo riferiscono il Corriere della sera, La Repubblica e Il Messaggero. Nella nuova lista comparirebbe anche il cognome Berlusconi. I magistrati vogliono verificare - si legge negli articoli - se si tratti del presidente del Consiglio o di un familiare.

ACCERTAMENTI - Dopo una recente segnalazione di Bankitalia - riporta inoltre il Corsera - gli accertamenti si concentrano su 250 mila euro versati lo scorso anno da un avvocato sul conto corrente del giudice De Lise, il presidente del Consiglio di Stato che allora guidava il Tar del Lazio. Quest'ultimo, riferisce il Messaggero, spiega: «Cado dalle nuvole, ma quell'anno comprai una casa e ne vendetti un'altra».
Inoltre, si legge ancora, in vista del verdetto della Corte di cassazione sulla competenza dei pm umbri, gli investigatori hanno acquisito nuovi elementi relativi al filone d'indagine che riguarda l'ex procuratore Achille Toro e a quello sull'ex ministro Claudio Scajola.

GHEDINI - E' «del tutto infondata» la notizia che vedrebbe Silvio Berlusconi nella nuova lista riscontrata dagli inquirenti a nome dell'imprenditore Diego Anemone. Lo dice Niccolò Ghedini, parlamentare Pdl e legale del Premier. «Come sempre vengono pubblicate notizie, coperte da segreto di indagine e senza alcun riscontro al solo scopo di diffamare il Presidente Berlusconi. La asseritamente nuova lista dei lavori eseguiti dalla ditta Anemone per quanto riguarda il Presidente Berlusconi non rappresenta alcun elemento di novità. Come già documentalmente comprovato per la precedente lista - spiega - si tratta di alcuni modesti lavori di manutenzione eseguiti dalla ditta Anemone, una delle società più apprezzate nel settore edile. E' quindi evidente che in questa lista non vi è altro se non la riproposizione dei lavori che nella prima erano indicati con la dicitura Palazzo Grazioli. Tali lavori erano stati ordinati da Forza Italia quale adeguamento di alcuni locali utilizzati a Palazzo Grazioli dal partito. Il prezzo dei lavori è stato regolarmente fatturato e regolarmente pagato. Era quindi sufficiente un modesto approfondimento per evitare di lanciare sulle prime pagine dei giornali una notizia del tutto infondata».