Palamara: il processo breve è una perdita di tempo
Il Presidente dell'Anm: «Il Ministro Alfano venga alla nostra assemblea del prossimo 7 settembre per capire le priorità»
ROMA - E' «grave» e «non tollerabile» che il Governo «perda tempo» con il provvedimento sul processo breve mentre il sistema della giustizia è al collasso. Lo afferma il presidente dell'Anm Luca Palamara, commentando l'intervista del ministro Angelino Alfano al Corriere della Sera. «E' grave e non più tollerabile che in un momento nel quale la giustizia è al collasso e si verificano allarmanti episodi di violenza e minacce si continui a perdere tempo con disegni di legge come quello sul processo breve che nulla ha a che vedere con l'esigenza di affrontare le vere priorità del sistema giustizia e con l'urgenza di contrastare più efficacemente la criminalità organizzata».
«Il governo - dice Palamara - non può non farsi carico delle reali emergenze che oggi sono rappresentate dalla corruzione, dalla criminalità organizzata, dalla situazione carceraria, dalla carenza di mezzi e risorse, dalla necessità di informatizzare e snellire le procedure».
Aggiunge Palamara: «L'Anm, che rappresenta la quasi totalità dei magistrati italiani, piaccia o non piaccia al ministro Alfano, è stata, è e sarà interlocutore ineludibile di ogni governo e, nell'interesse di tutti i cittadini, continuerà a formulare proposte serie, concrete e precise. Se è vero che il ministro Alfano vuole parlare direttamente con i capi degli uffici giudiziari, non si faccia sfuggire l'occasione di partecipare all'assemblea convocata a Reggio Calabria per il prossimo 7 settembre, per sapere da loro se effettivamente la priorità è costituita dal processo breve o, invece, dalle drammatiche situazioni in cui quegli stessi uffici si trovano».
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