19 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Milano

42enne ucciso e nipote ferito grave in lite condominiale

Il ragazzo non sarebbe in pericolo di vita. Fermato un operaio brasiliano

MILANO - Un operaio brasiliano, Riccardo Maurizio G., è stato posto in stato di fermo con l'accusa di aver assassinato un 42enne di origine albanese e ferito gravemente a coltellate il nipote 22enne, suoi vicini di casa, al culmine di una banale lite in un una vecchia casa di righiera al civico 14 di via privata Arnaldo Fusinato, in zona Bovisa a Milano. Per l'uomo l'accusa sarebbe di omicidio aggravato e tentato omicidio.

LA RICOSTRUZIONE - Secondo una prima ricostruzione fatta dai militari, poco prima della mezzanotte di ieri, il brasiliano si trovava con altri tre o quattro cittadini latinoamericani (alcuni dei quali dividono con lui l'appartamento) sul ballatoio del palazzo. Parlano a voce alta, ridono e scherzano mentre il brasiliano fa lunghe e animate conversazioni al cellulare. Il 42enne albanese esce dal suo appartamento e li invita ad abbassare il tono di voce perché l'indomani deve alzarsi presto per andare a lavorare. L'invito si rivela inutile e dopo qualche minuto l'uomo esce nuovamente di casa accompagnato dal nipote. La richiesta di smettere gli schiamazzi si fa più diretta e viene accompagnata da qualche parolaccia e così si arriva ad un pesante scambio di insulti preludio della tragedia. Si scatena quasi subito un violento litigio al culmine del quale il brasiliano, perché gli altri latinoamericani non partecipano alla lite, avrebbe afferrato un coltello da cucina colpendo zio e nipote. A questo punto gli albanesi sarebbero fuggiti in strada (dove poi sono stati soccorsi) inseguiti dall'uomo che, forse dopo aver infierito sulle sue vittime, si sarebbe allontanato per poi essere rintracciato questa mattina quando si è presentato nel cantiere dove era impiegato.
La vittima, lascia la moglie e due figlie, che al momento della tragedia sembra fossero nella loro abitazione contigua a quella dell'assassino. Il ferito, trasportato al Niguarda, non sarebbe in pericolo di vita. Le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo di Milano sono coordinate dal Pm Nicola Piacente.