3 settembre 2025
Aggiornato 05:30
Inchiesta eolico

Maroni: Verdini e Cosentino? Presunti innocenti

Così il Ministro dell'Interno al Corriere della Sera: «Ma valutino se possono evitare danni»

ROMA - La loggia P2 «fu una cosa seria, qui «mi sembra ci siano più ombre che sostanza». Così il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, intervistato dal Corriere della Sera, interviene nel dibattito politico sulle inchieste che hanno svelato un comitato d'affari fatti di commistioni tra politica, imprenditoria e magistratura e spiega che «Scajola si è dimesso senza essere indagato». Quindi ne deduca che i politici interessati dalle inchieste, in primis Cosentino e Verdini, «o il loro partito devono valutare se non lasciare provochi danni al governo o al partito stesso. Noi nella Lega faremmo così».
«Non può succedere - aggiunge Maroni riferendosi ancora al Carroccio - di essere coinvolti in faccende simili... Certo l'iscrizione nel registro degli indagati non deve tornare ad essere una condanna definitiva, come accadeva in altri tempi».

NO A GOVERNI ALLARGATI - Allargando il raggio della discussione, Maroni sottolinea il proprio 'no' all'ipotesi di governi allargati e ribadisce che il presidente della Camera «causa una tensione costante nel Pdl. Noi della Lega siamo abituati a discutere nelle segreterie, non sui giornali. Poi il segretario detta la linea. Non sarà comunque la Lega - assicura il ministro - a far cadere il governo, ma se Berlusconi non trova una soluzione e perde la maggioranza, allora si vada alle elezioni».