26 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Politica & Giustizia

Lodo Alfano, piesplode la polemica

Scudo retroattivo per il Premier e i Ministri. Bossi: «Qualcosa gli si deve». Bersani promette: «Giornate calde»

ROMA - All'indomani dell'avvio in commissione Affari Costituzionali al Senato dell'iter del nuovo Lodo Alfano, riesplode la polemica sullo scudo processuale per le alte cariche dello Stato: la maggioranza, per bocca del presidente della commissione Giustizia di Palazzo Madama, Filippo Berselli, ha infatti annunciato che modificherà il ddl costituzionale specificando, anche nel caso del presidente del Consiglio e dei Ministri, quanto il testo già prevede per il presidente della Repubblica, cioè che la norma vale anche per i fatti antecedenti all'assunzione della carica. «Piccole cose», secondo il leader della Lega, Umberto Bossi, che sottolinea come «il premier debba badare a un Paese e qualcosa gli devi».

Il PD: «E' una vergogna» - Il Pd sottolinea come la norma già ci fosse ma ne approfitta per ribadire che quel testo è «una vergogna»: «E' una proposta assolutamente inaccettabile», commenta il segretario dei democratici, Pierluigi Bersani, e se la maggioranza insisterà «avremo giornate calde». «Questa continua accelerazione su norme che confliggono con la legalità e mettono in discussione la parità davanti alla legge mette il centrodestra in una prova di forza con l'opinione pubblica che gli farà pagare un prezzo. Da parte nostra ci sarà un'opposizione radicale su questo punto e se loro insistono avremo giornate calde».

Duro anche il giudizio dell'Idv: «Siamo passati dall'associazione a delinquere di tipo mafioso a quella di tipo parlamentare, che ne è l'evoluzione della specie, ovvero fare le leggi per non farsi processare», afferma Antonio Di Pietro. E protesta anche l'Udc: «Il troppo stroppia», afferma Pier Ferdinando Casini. «Un conto è il Lodo che copre le specifiche funzioni del premier, un conto è quello che si vuole fare penso sia un grandissimo errore e di una occasione persa per dimostrare il senso della misura. Noi offriamo tutta la collaborazione possibile in tema di giustizia ma non devono esagerare e invece ogni volta lo fanno».

I dubbi dei finiani - Forti dubbi sull'estensione del Lodo Alfano anche da parte dei finiani. «Non ho ancora visto il testo», precisa ad Affaritaliani Fabio Granata. «Noi siamo da sempre favorevoli alla possibilità di garantire a Berlusconi di governare serenamente e per questo abbiamo votato in modo convinto il legittimo impedimento. Devo dire però che non ci sembra una grande emergenza della nazione quella di parlare soltanto di lodi, intercettazioni e provvedimenti simili».

L'esame del ddl sul Lodo Alfano riprenderà martedì prossimo, 6 luglio. In Commissione dovrebbe arrivare il parere della commissione Giustizia che suggerirà proprio la correzione del testo specificando l'estensione, anche per premier e ministri, ai fatti accaduti prima dell'assunzione della carica.