Fini non vede la partita: parliamo di cose serie
A Ramallah durante il match dell'Italia. Abu Mazen: «Mi dispiace per la coincidenza»
RAMALLAH - Forse, visto il risultato, per il presidente della Camera, Gianfranco Fini, è stato meglio non vedere l'Italia sconfitta 3 a 2 dalla Slovacchia nell'ultima partita del girone costata agli Azzurri l'uscita dai Mondiali di calcio in Sudafrica. E' certo però che gli interlocutori palestinesi - il primo ministro Salam Fayyad e il presidente dell'Anp, Abu Mazen - con cui ha avuto colloqui a Ramallah nell'ultimo giorno della sua visita in Israele e nei territori si sono scusati con lui per la concomitanza degli incontri con il match decisivo per gli azzurri.
Durante il primo tempo, con l'Italia sotto di un gol, la terza carica dello Stato è stato impegnato in un faccia a faccia con il primo ministro palestinese. E mentre a Johannesburg si giocava la ripresa, Fini era già al Muqata per l'incontro con Abu Mazen: «Mi dispiace che questo incontro avvenga proprio mentre si gioca la partita dell'Italia», ha detto il leader dell'Anp ripreso dalle telecamere mentre da fuori arrivavano le urla del tifo appassionato dei cittadini di Ramallah incollati ai televisori per guardare la partita e tifare gli azzurri.
Interpellato al termine del colloquio con Abu Mazen sull'uscita della squadra allenata da Lippi dai Mondiali, tuttavia, Fini ha tagliato corto: «Parliamo di cose serie...».
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