6 maggio 2024
Aggiornato 08:00
Siete d'accordo? Non siete d'accordo?

A scuola ad ottobre, la Lega contro la Gelmini

Il ministro ha mischiato commercio e insegnamento. E giusto?

Della scuola italiana si lamentano tutti:
gli insegnanti perché guadagnano troppo poco;
i genitori perché il sistema pubblico viene ritenuto insufficiente a preparare i giovani al futuro (solo così si spiega il successo della scuola privata e dei master all’estero);
il mondo della produzione perché il sapere scolastico ignora le necessità e l’evoluzione del pianeta lavoro (uno per tutti il ritardo sull’informatica arrivata con il contagocce anche agli istituti tecnici).
Da questo quadro tutt’altro che confortante ora è uscita la proposta di ritardare ad ottobre la ripresa degli studi dopo le vacanze.
Ma la cosa più sorprendente è che il ministro avrebbe dato un suo mezzo assenso a questo cambiamento spiegando che potrebbe portare un beneficio al settore turistico.
Siete d’accordo che la formazione delle nuove generazioni venga regolata secondo i bisogni di un settore commerciale, ancorché importante come quello del turismo? Non siete d’accordo? Parliamone nel Diario del Web.