6 maggio 2024
Aggiornato 07:30
Anno scolastico

Gelmini lancia la scuola ad ottobre

Il no di Lega e Centrosinistra. L'anno scolastico deve durare 200 giorni. Dove si mettono bambini?

ROMA - Fa discutere il ddl legge 408 promosso dal senatore del Pdl Giorgio Rosario Costa che propone il rinvio dell'apertura dell'anno scolastico: il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini si è detta «molto aperta» all'idea, ma lo schieramento dei favorevoli si è dimostrato decisamente scarno, e l'altolà è arrivato in primis dalla Lega. Iniziare le lezioni dopo il 30 settembre, infatti, per il ministro dell'Istruzione «servirebbe al turismo»; concorda il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, ma chiede «una valutazione attenta» ricordando i genitori che lavorano.

Totalmente contraria la Lega: «Significa mettere in difficoltà le famiglie e i lavoratori dipendenti. Dove mettono i bambini?». Contrari anche Pd, Idv e Flc Cgil, per Uil Scuola si può approfondire. Le Regioni sono divise. Approva, con qualche se, Confurismo. Per quanto riguarda i diretti interessati, gli studenti appaiono molto scettici, mentre forte perplessità, se non critica, arriva da presidi e associazioni delle famiglie.

La proposta del rinvio è stata rilanciata ieri, a due anni dalla presentazione della sintetica proposta ('Per le scuole di ogni ordine e grado l'anno scolastico ha inizio dopo il 30 settembre'), peraltro non ancora esaminata dalla commissione Cultura di palazzo Madama, e nemmeno calendarizzata. La kermesse dialettica è stata avviata dal responsabile dell'Istruzione, che intervistata da Sky Tg24, ha spiegato che di questa idea «si discute da tempo. Io sono molto aperta su questo - ha ammesso Gelmini -. Il nostro Paese vive di turismo e a settembre si possono avere migliori opportunità economiche per le vacanze».

Favorevole al ddl Costa il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, secondo cui sarebbe «utile per il turismo», a patto che però venga valutata «con attenzione», soprattutto riguardo alle esigenze dei genitori che lavorano. Tra i consenzienti ad avviare l'anno scolastico con due-tre settimane di ritardo anche il presidente di Confturismo Bernabò Bocca, il quale ha però specificato: dovrà «essere esaminata nei dettagli» per evitare che si risolva in «un incentivo ai turisti italiani di viaggiare all'estero».

Il «popolo» dei favorevoli finisce qui. O quasi, visto che un sondaggio poco scientifico, però indicativo, realizzato dalla redazione di Sky.it ha fatto riportare un sorprendente 67% di votanti a favore verso «l'inizio dell'anno scolastico dal primo ottobre». Ma il numero dei contrari al ddl Costa ha assunto nel corso della giornata proporzioni sempre maggiori. Il là è stato dato dalla Lega, che attraverso la senatrice Irene Aderenti ha prima sottolineato che «la direttiva europea prevede 200 giorni va rispettata» e poi aggiunto che «estendere questa proposta a tutto il territorio nazionale significa mettere in difficoltà le famiglie e i lavoratori dipendenti, perché alla fine di agosto la maggior parte iniziano il lavoro. E dove mettono i bambini?».
Sulla stessa lunghezza d'onda si è espresso il Pd, tramite la senatrice Mariapia Garavaglia: «L'anno scolastico - ha detto - deve durare 200 giorni, perché le esigenze scolastiche sono oggi modellate sul resto d'Europa. In nome di fantomatici vantaggi per il turismo - ha aggiunto Garavaglia - oggi si vuole indebolire l'istruzione delle generazioni più giovani».