20 aprile 2024
Aggiornato 15:30

Strage Erba, la Corte d'appello in camera di consigilo

Il sostituto procuratore generale non replica. I Romano non parlano

MILANO - La seconda Corte d'assise d'appello di Milano si è ritirata in camera di consiglio per emettere la sentenza o decidere di accogliere le istanze della difesa al processo per la strage di Erba (Como) dell'11 dicembre del 2006, che vede imputati Olindo Romano e sua moglie Rosa Bazzi, già condannati all'ergastolo in primo grado.

Iniziata alle 10.30, questa sesta udienza è dunque stata immediatamente aggiornata dopo che il sostituto procuratore generale Nunzia Gatto ha annunciato di non voler replicare alle tesi difensive esposte nelle scorse udienze, e che gli imputati hanno scelto di non rilasciare dichiarazioni spontanee. Il presidente della Corte, Maria Luisa Dameno, ha quindi spiegato che per il «diritto di cronaca» gli operatori televisivi e i fotografi (finora esclusi dal processo) potranno documentare le decisioni della Corte, mentre non potranno immortalare gli imputati che «non desiderano essere ripresi».

In aula, oltre agli imputati, sono presenti tutte le parti civili e la solita piccola folla di curiosi, che ora attendono che termini la camera di consiglio con le decisioni che saranno comunicate dal presidente.