28 agosto 2025
Aggiornato 06:30
Lo scandalo pedofilia

Offese sulla casa del Papa in Baviera

Scritte oscene sulla dimora natale del Pontefice. «Ratzinger vedrà le vittime di abusi lontano dai media»

BERLINO - Scritte oscene sulla casa natale del papa. La casa natale di Benedetto XVI in Baviera è stata imbrattata con scritte oscene, con un chiaro riferimento ai casi di pedofilia. La polizia ha spiegato che la casa di Marktl, la città natale di Ratzinger nel sud della Germania, è stata imbrattata con scritte oscene.

Gli agenti hanno ricevuto la segnalazione che alcune lettere oscene di colore blu erano state scritte sul muro sopra la porta d'ingresso. Andreas Guske, portavoce di polizia, ha riferito all'Associated Press che le autorità non comunicheranno la frase esatta che è stata scritta, ma ha ammesso che si è trattato di un «commento diffamante proveniente dal regno dell'indecenza». Ha aggiunto che le scritte non erano specificamente dirette contro papa Benedetto XVI, duramente criticato negli ultimi tempi per le sue responsabilità in quella che i critici hanno definito una copertura della chiesa sugli abusi sessuali compiuti dai sacerdoti su minorenni. L'assistente pastorale Ludwig Raischl ha riferito all'agenzia di stampa Dapd che i graffiti sono stati rimossi dopo che la polizia ha prelevato dei campioni.

FORSE VEDRÀ LE VITTIME A MALTA - Non è escluso che il Papa incontri delle vittime di preti pedofili nel corso della sua visita a Malta il prossimo fine settimana. Lo ha affermato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, rispondendo alle domande dei giornalisti, precisando, però, di non poter annunciare un eventuale incontro, che verrà deciso solo dal Papa.
«Non ho da fare annunci né posso escludere questa ipotesi», ha risposto il gesuita ad un briefing in sala stampa vaticana. «Il Papa ha detto che è disponibile ad incontri. Anche in passato ne ha fatti, ma sempre in un clima che era chiaramente e intenzionalmente di raccoglimento e discrezione, non sotto una pressione di carattere mediatico, in modo da avere possibilità di ascolto e comunicazione personale. Questi i criteri che si sono seguiti. Il tempo a Malta è molto breve, il programma intenso. Non è mio compito anticipare o annunciare incontri. Anche le altre volte, ad ogni modo, quando c'è stato un incontro ho informato la stampa, sia a Washington che a Sidney, ad incontro avvenuto. Se non ci sarà un incontro - ha concluso Lombardi - vuol dire che l'intenzione del Papa di avere incontri troverà altri modi di esprimersi, e non in questa prima occasione maltese».

«INSENSATO COMMENTARE OGNI CASO» - Nessuno ha mai condannato con tanta forza gli abusi come il Santo Padre e la Chiesa cattolica». Lo sostiene con fermezza il segretario personale del pontefice, monsignor Georg Gaenswein. In un'intervista rilasciata al tabloid tedesco Bild dalla residenza di Castel Gandolfo, il segretario di papa Benedetto XVI difende il suo comportamento in merito agli scandali di pedofilia all'interno della Chiesa e la scelta di Joseph Ratzinger di rispondere con il silenzio a molte accuse. «Le critiche costruttive sono sempre giuste. Ma non credo che in questo caso le critiche abbiano avuto questo scopo». Secondo Gaenswein non è necessario, anzi sarebbe «inutile e insensato» che il papa commenti «personalmente» ogni caso di abusi sessuali, poiché questo rientra nelle responsabilità dei vescovi.