3 ottobre 2025
Aggiornato 03:30
Nuove accuse dagli USA

Il Papa nell'85 contrastò la rimozione di un prete

Secondo quanto riferito dall'Ap. «Lettera a firma di Ratzinger». Il Vaticano conferma

CITTÀ DEL VATICANO - Associated Press rende nota l'esistenza di una lettera firmata nel 1985 da Joseph Ratzinger nella quale l'allora prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, oggi Papa, faceva resistenza alla riduzione allo stato laicale di un sacerdote pedofilo statunitense, padre Stephen Kiesle, spiegando che ciò avrebbe avuto conseguenze sul «bene della Chiesa universale». La missiva, ottenuta dall'agenzia stampa statunitense, è parte della corrispondenza tra il Vaticano e la diocesi di Oakland.

A quanto riferito dall'Associated Press, il Vaticano ha confermato la firma di Ratzinger sulla lettera ma ha rifiutato di commentarne il contenuto. In mattinata il portavoce del Vaticano, padre Federico Lombardi, aveva ribadito che il papa è pronto ad incontrare le vittime della pedofilia su cui «la trasparenza e il rigore si impongono come esigenze urgenti di una testimonianza di governo saggio e giusto nella Chiesa». Da Lombardi, in un commento alla 'Radio vaticana' a proposito Dei casi di pedofilia nella Chiesa, è arrivata anche una nuova difesa del Papa, «un Pastore all'altezza per affrontare con alta rettitudine e sicurezza questo tempo difficile, in cui non mancano critiche e insinuazioni infondate».

Ma le accuse e le polemiche sui casi dei preti pedofili e su quanto la chiesa ne fosse a conoscenza non accennano a diminuire. Una lettera scritta dal vescovo Joseph Windle di Pembroke, in Ontario, dimostra come la chiesa canadese sapesse della accuse di pedofilia rivolte a un sacerdote canadese e ne avesse informato il nunzio apostolico. Il caso riguarda Monsignor Bernard Prince che divenne alto dirigente Vaticano e amico di Papa Giovanni Paolo II.