Vaticano: i colpevoli vanno giudicati da Chiesa e Stato
«Inesperienza e impreparazione» da parte di diversi responsabili
CITTÀ DEL VATICANO - E' necessario «continuare ad attuare con decisione e veracità le procedure corrette del giudizio canonico dei colpevoli e della collaborazione con le autorità civili per quanto riguarda le loro competenze giudiziarie e penali, tenendo conto delle specificità delle normative e delle situazioni nei diversi paesi»: così padre Federico Lombardi, portavoce vaticano, in una nota di commento ai casi di pedofilia.
«Solo così - prosegue il gesuita ai microfoni di Radio vaticana - si può pensare di ricostituire effettivamente un clima di giustizia e la piena fiducia nell'istituzione ecclesiale. Si è dato il caso - afferma Lombardi - che diversi responsabili di comunità o di istituzioni, per inesperienza o impreparazione, non hanno pronti e presenti quei criteri che possono aiutarli ad intervenire con determinazione anche quando ciò può essere per loro molto difficile o doloroso. Ma, mentre la legge civile interviene con norme generali, quella canonica deve tener conto della particolare gravità morale della prevaricazione della fiducia riposta nelle persone con responsabilità nella comunità ecclesiale e della flagrante contraddizione con la condotta che dovrebbero testimoniare».
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