28 marzo 2024
Aggiornato 09:00
Strage di Erba

Il legale di Olindo: 243 errori in confessione inverosimile

Schembri: «La prova scientifica sconfessa tutto il suo racconto»

MILANO - Ci sono 243 tra contraddizioni, errori, «non ricordo» e «non so» nelle due confessioni che Olindo Romano rese ai Pm e al Gip all'inizio del 2007. E' quanto ha ribadito l'avvocato Fabio Schembri, difensore di Romano, nella sua arringa nella quarta udienza del processo d'appello per la strage di Erba in corso al tribunale di Milano.

UNA STORIA INVEROSIMILE - «Sarebbero queste le confessioni dettagliate rese da Romano?» si è domandato retoricamente Schembri davanti alla seconda sezione della Corte d'Assise d'Appello, spiegando che se la confessione del suo assistito era stata come il racconto «di una partita di calcio al Bar Sport» (così l'aveva definita nella requisitoria il sostituto procuratore generale Nunzia Gatto), allora doveva essere «una partita di calcio che lui non ha visto e che gli hanno solo raccontato».
«La prova scientifica sconfessa tutto» perché «i Ris non hanno riscontrato nulla di quanto dichiarato dagli imputati», continua Schembri, concludendo che la confessione di Romano «è una storia inverosimile che fa a pugni con la scienza».