16 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Inchiesta G8

Anm: correttezza è un baluardo per credibilità Toghe

«Serve presto una risposta del Csm anche sulla scelta di una dirigenza adeguata»

ROMA - Il rispetto dei principi di deontologia, la «correttezza» e il «riserbo» nei comportamenti «rappresentano baluardi della credibilità della magistratura». Questioni sulle quali è «indispensabile» che ci sia presto una risposta da parte del Csm. In una nota, l'Anm interviene sulla «questione morale» riaccesa dalle indagini sui grandi appalti, che coinvolgono anche il procuratore aggiunto di Roma Achille Toro.

«Le recenti indagini presso la Procura della Repubblica di Firenze rappresentano l'occasione - sottolinea la giunta del sindacato delle toghe - per ribadire che la deontologia professionale, la correttezza e il riserbo nei comportamenti rappresentano baluardi della credibilità della magistratura, in relazione ai quali si impone un costante impegno complessivo e coerente di autoriforma».

«E', pertanto, indispensabile - sostiene ancora l'Anm - che tali questioni, in quanto esprimono valori fondamentali della giurisdizione, trovino concreta e tempestiva risposta nell'organo di governo autonomo, anche attraverso la scelta di una dirigenza professionalmente adeguata».

La giunta dell'Anm riafferma «il proprio impegno a tenere alta l'attenzione sui temi indicati, che appaiono indefettibili per il futuro della magistratura».