3 ottobre 2025
Aggiornato 10:00
Trasporti. Ferrovie

Matteoli: chiederò deroga per ammettere rimborsi FS

«Auspico che la commissione europea voglia esaminare la richiesta»

ROMA - «Chiederò all'Unione Europea una deroga al regolamento comunitario in vigore che vieta il rimborso del biglietto ferroviario quando il ritardo o la soppressione dei treni è dovuta, come nella circostanza che ci riguarda, a fatti imponderabili come le avverse condizioni meteorologiche che stanno interessando gran parte dell'Italia». Lo ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, al Gr1.

«Auspico che la Commissione - ha aggiunto Matteoli - voglia esaminare questa richiesta alla luce anche del fatto che il maltempo ha colpito tutta l'Europa determinando notevoli difficoltà e disagi agli utenti».
«Non ci saranno» rimborsi per i disservizi, aveva detto Matteoli in mattinata a RaiNews24, perchè «esiste un regolamento a cui bisogna attenersi: quando si tratta di calamità come queste non è previsto alcun rimborso. Comunque il fatto è emergenziale. La nevicata è di proporzioni gigantesche ma è tutta l'Europa in queste condizioni».

Il governo e le Fs, ha riferito il ministro, hanno valutato l'ipotesi di bloccare il traffico ferroviario per il maltempo, ma hanno poi deciso di lasciar circolare i treni, anche se con ritardi e disagi per i passeggeri. «Le ferrovie - ha sottolineato Matteoli - sono quelle che hanno sofferto più di tutti. Ma con l'amministratore delegato Moretti ci siamo chiesti: blocchiamo le ferrovie o, seppur con ritardo, lasciamo circolare i treni? Abbiamo preferito questa seconda ipotesi perchè i treni, seppure con grave ritardo, partono».

Critiche a Moretti - Matteoli ha criticato invece l'invito di Moretti ai passeggeri a portarsi panini, acqua e maglioni pesanti per i viaggi lunghi. «È una frase sbagliata - secondo il ministro - e Moretti si sa difendere da solo, ma è un uomo sotto stress da giorni e lo siamo un po' tutti. Può darsi che questo stress lo abbia portato a dire questa frase non appropriata, stante la situazione».