24 aprile 2024
Aggiornato 04:00
L'aggressione a Berlusconi

Cicchitto: isolare nucleo eversivo che fomenta odio

«Ora Berlusconi è il fondamentale elemento di equilibrio e di stabilità del sistema»

ROMA - «C'e' un nucleo eversivo di forze finanziarie editoriali, giudiziarie e politico-partitiche che punta allo scasso del sistema-Italia e che da mesi ha concentrato il fuoco contro Berlusconi con un'autentica campagna d'odio. Ora Berlusconi è il fondamentale elemento di equilibrio e di stabilità del sistema. Oggi se saltasse Berlusconi ogni sbocco, anche il più avventuroso, sarebbe possibile». Lo afferma Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del PdL, in un suo intervento pubblicato oggi sul Corriere della Sera.

Cicchitto spiega che il suo discorso di denuncia alla Camera, da taluni definito incendiario, «ha avuto l'obiettivo di tracciare un netto spartiacque tra le forze politiche, giudiziarie, editoriali del tutto normali e i nuclei avventuristi, che invece con grande violenza e spregiudicatezza stanno giocando la partita della destabilizzazione del sistema. Per questo noi abbiamo nettamente distinto la contrapposizione a quello che consideriamo un nucleo di forze eversive e il confronto dialettico con l'opposizione 'normale' costituita dal Pd e dall'Udc». Purtroppo - sostiene Cicchitto - fino al suo recente congresso il Pd di Franceschini è stato egemonizzato da Di Pietro e quindi dal giustizialismo.

La vittoria congressuale di Bersani può rappresentare un fatto positivo, costituito dall'avvento di un soggetto politico di stampo popolare-riformista. Esistono però forze molto potenti (in primo luogo 'Repubblica' e ciò che sta dietro ad essa) che vogliono impedire questo sbocco. A sua volta, l'Udc ha un elettorato moderato riformista simile a quello del PdL». «Le ragioni delle differenze politiche e programmatiche fra governo Berlusconi e il centrodestra e l'opposizione costituita dal Pd e dall'Udc sono serie, ma si collocano sul piano della normale dialettica democratica. Allora è auspicabile far decollare, in parallelo con il dibattito tra maggioranza ed opposizione, il lavoro politico -conclude Cicchitto - per elaborare una grande riforma istituzionale, un'organica riforma della giustizia, una riforma dei regolamenti parlamentari. Ciò è possibile però se viene isolata la componente eversiva».