20 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Salute. Nuova influenza

Sondaggio sull'Influenza A: Italia preparata ma più preoccupata

Solo 25% si dice tranquillo rispetto al 43% di luglio. Le donne più apprensive degli uomini

ROMA - L'Italia si colloca tra i Paesi che tendono a considerarsi abbastanza preparati a contrastare l'epidemia di influenza suina, anche se un intervistato su cinque continua a non essere d'accordo. Il dato, reso noto da Doxa, emerge dallo studio studio «Influenza suina: reazioni globali» condotto dal gruppo Worlwide independent network of market research, in 24 Paesi del mondo, che ha lo scopo di monitorare la percezione della popolazione in merito alla pandemia di influenza suina. Il livello di preoccupazione in Italia è aumentato rispetto al mese di luglio (35% rispetto al 27%), e a oggi solo il 25% degli intervistati si dichiara non preoccupato, rispetto al 43% di luglio. Le opinioni registrate sono comuni agli italiani di tutte le età, ma le donne si confermano più in apprensione rispetto agli uomini.

Nei Paesi presi in esame (Argentina, Australia, Austria, Brasile, Bulgaria, Cina, Emirati Arabi Uniti, Francia, Islanda, Messico, Italia, Kuwait, Regno Unito, Bolivia, USA, Canada, Corea del Sud, Giappone, Germania, Paesi Bassi, Romania, Russia, Spagna, Svizzera) emerge una leggera crescita del livello di preoccupazione per l'influenza suina: il 34% degli intervistati risulta essere preoccupato, percentuale in lieve aumento rispetto al 29% di luglio 2009.

Per quanto riguarda il livello di preparazione del proprio Paese ad affrontare un'epidemia di massa, due intervistati su cinque hanno risposto che il Paese è ben preparato (42%), rispetto a quasi la metà degli intervistati in luglio (49%). Gli europei si considerano ancora relativamente pronti a contrastare l'epidemia, secondo quanto emerge dalla ricerca, benché in Francia si sia verificato un calo drammatico nella percentuale di coloro che hanno fiducia nel proprio Paese: dal 65% al 35%.

LE DONNE SI PREOCCUPANO DI PIÙ - Le donne tendono a essere leggermente più preoccupate (40% contro il 32% degli uomini) e meno convinte della preparazione dei loro Paesi ad affrontare l'epidemia (39% contro 45% degli uomini). In generale, la ricerca rivela che a una maggiore fiducia nella preparazione del Paese corrisponde una minore preoccupazione personale: tra i più preparati e meno preoccupati troviamo Svizzera, Austria, Olanda e Islanda mentre paradossalmente Arabia Saudita e Cina, anche se tra i Paesi più preparati, risultano essere i più preoccupati.