29 marzo 2024
Aggiornato 13:30
Politca. Partito Democratico

Bersani media su No B-Day. Forse Veltroni in ufficio politico

Il partito non avrà delegazioni alla manifestazione, ma Marino e altri andranno

ROMA - Pier Luigi Bersani cerca di disinnescare la discussione sul «No B-Day», alla prima direzione della sua gestione affronta il tema proponendo un compromesso che dovrebbe evitare al partito la consueta divisione tra favorevoli (pochi) e contrari alla manifestazione del 5 dicembre di cui Prc e Idv hanno in qualche modo preso la regia. Il Pd non impedirà ai suoi esponenti di andare in piazza, sempre che le 'parole d'ordine' della manifestazione non siano incompatibili con la linea del partito, ma non ci saranno delegazioni ufficiali, chi sfilerà con Di Pietro e Ferrero lo farà di propria iniziativa.

Una «regola», come dice Bersani, che varrà anche in futuro, per le prossime manifestazioni. Il neosegretario, peraltro, continua a lavorare ai nuovi organigrammi, oggi ha ribadito lo schema che ha in mente, con una segreteria di giovani non parlamentari, dei forum tematici e un ufficio politico. Organismo, quest'ultimo, che alla fine dovrebbe essere composto da una ventina di membri, alcune personalità politiche di primo piano del partito, tra i quali probabilmente Walter Veltroni, insieme a Massimo D'Alema, Arturo Parisi e Franco Marini, e dei titolari di 'funzioni'.

I più favorevoli a scendere in piazza, se non altro per non tagliare i ponti con il mondo che sfilerà il 5 dicembre, sono Filippo Civati, Giovanna Melandri, Ignazio Marino, Ermete Realacci. Ma il fronte ex Ppi, a cominciare da Franco Marini, Giuseppe Fioroni e Rosy Bindi, sembra assai poco entusiasta di accordarsi a Di Pietro e oggi lo ha ripetuto chiaramente: «Chi va lo fa a titolo personale - ha chiesto Fioroni - e deve impegnarsi ad andare via se dovessimo di nuovo assistere ad insulti al presidente della Repubblica». Simili le parole di Marini: «Se qualcuno, a titolo personale, vuole andarci, visto che siamo un partito democratico nessuno può evitarlo ma fare nostra quella manifestazione sarebbe un errore e su questo serve un chiarimento». Stessa linea dalla Bindi: «Ci stiamo orientando a non partecipare alla manifestazione del 5 dicembre. Io non ci andrò».

Qualcuno, come Paolo Gentiloni, avrebbe suggerito di dar vita ad una iniziativa del Pd sul tema del rapporto Berlusconi-giustizia, magari da tenere prima del 5 dicembre. Non è chiaro se si tratti di una vera e propria manifestazione, la Melandri si limita a dire che «ci sarà una iniziativa del Pd, anche fuori dal Parlamento».

Bersani ha chiuso così la questione: «Non voglio entrare in un tormentone», ha detto Bersani rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se il Pd aderirà al No-B Day del 5 dicembre, «il principio generale è che andremo alle manifestazioni le cui parole d'ordine non sono incompatibili con le nostre, però bisogna conoscerle sennò è difficile esprimere una posizione, vedremo anche quelle della manifestazione del 5 dicembre ma vale anche per quella della Cgil, ci saremo se le parole d'ordine saranno accettabili».