29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
Salute. Nuova influenza

Appello medici: «Non affollate i Pronto soccorso»

Gelmini: «Nessun cambiamento per feste natalizie nelle scuole»

ROMA - Al pronto soccorso solo in caso di vera necessità. E' il messaggio forte che i medici d'urgenza della Fimeuc, federazione italiana medici emergenza urgenza e delle catastrofi, lanciano per evitare la situazione di sovraffollamento dei pronto soccorso dove numerosi cittadini con sintomi influenzali si recano per escludere o confermare la diagnosi di infezione da virus A H1N1.

«In tale situazione, infatti, si rischia di ritardare l'assistenza a pazienti che ne hanno invece realmente bisogno - spiega Cinzia Barletta presidente della Fimeuc -, negli ultimi giorni in molti pronto soccorso si è assistito ad un incremento di pazienti che dopo lunghe attese si allontanano senza aver ricevuto le prestazioni attese. I cittadini devono sapere che in pronto soccorso i test per la conferma dell'infezione sono effettuati esclusivamente ai pazienti in gravi condizioni che necessitano di ricovero. E' pertanto inutile - precisa la Barletta - rivolgersi ai pronto soccorso per ricevere questo tipo di prestazione».

BOLLETTINO DEL MINISTERO - Intanto secondo il bollettino ufficiale del ministero della Salute il numero totale dei casi di contagio di nuova influenza umana in Italia è di 785mila, con numero dei casi settimanali stimati in base all'incidenza in 540mila, mentre i decessi accertati sono 29, segnando un tasso di mortalità dello 0,0032 per cento.
Secondo i dati non ufficiali registrati dalla cronaca, sarebbero invece 32 le vittime della nuova influenza umana in Italia.

GELMINI - Il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini non ha fatto il vaccino per la nuova influenza umana e non lo farà perchè, ha detto in un'intervista a Sky Tg24 «sono sana, non ho malattie croniche», sottolineando che la nuova influenza «non è da sottovalutare» ma nemmeno si devono creare «inutilmente allarmismi». Però fra gli ultimi decessi registrati con «altissima probabilità» di contagio, si conta anche il primo caso in Lombardia di vittima dell'H1N1: un uomo di 35 anni, indiano, sarebbe morto solo a causa del virus in quanto non presentava, a differenza degli altri pazienti, alcuna patologia, bensì, secondo i medici era sano.

Il ministro ha anche rassicurato sul fatto che la situazione nelle scuole è monitorata e al momento «non ci sono le condizioni di allarme», per cui non ci saranno chiusure straordinarie a Natale. «La chiusura delle scuole creerebbe soltanto enormi problemi di gestione dei bambini da parte delle famiglie senza creare benefici», ha detto Gelmini.