28 agosto 2025
Aggiornato 09:30
Vaccinazione bambini da dicembre

I morti per l'influenza A sono 18. Fazio: «Situazione sotto controllo»

Meno decessi che in altri Paesi. La nuova influenza ha una mortalità che è un ventesimo di quella stagionale

ROMA - Sono 18 le vittime della nuova influenza in Italia, dopo la morte di un medico salernitano di 37 anni, «ma la situazione da noi è migliore rispetto a quella di altri paesi: ci sono stati 44 decessi in Francia, 137 in Gran Bretagna, 73 in Spagna». Non ha dubbi il viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio, intervenuto telefonicamente stamattina alla trasmissione Mattino 5 per rispondere alle domande sulla pandemia rivoltegli dal direttore di Libero Maurizio Belpietro.

MORTALITÀ BASSISSIMA - «Non c'è da preoccuparsi in maniera eccessiva, la nuova influenza ha una mortalità che è un ventesimo di quella stagionale e colpisce le categorie a rischio, quelle sulle quali abbiamo concentrato il primo ciclo di vaccinazioni». La cosa importante, soprattutto, è non intasare gli ospedali per un eccesso di allarme.

VACCINAZIONE - Ma perché non vaccinare tutti subito, chiede Belpietro? «Questa è una prassi, quella delle vaccinazioni «mirate» decisa e condivisa in tutto il mondo dall'America all'Europa. Quando arrivano queste pandemie, sono i governi che decidono le categorie prioritarie da sottoporre a vaccinazione».

Alla domanda relativa al ritmo della campagna vaccinale, Fazio ha risposto che «le Regioni, dal 30 di ottobre hanno ricevuto un milione di dosi, a secondo delle quote di categorie a rischio a loro relative e non risulta che nessuna abbia esaurito le scorte ricevute». Dati definitivi potranno essere determinati con precisione giovedì alla Conferenza stato-Regioni dedicata al problema della nuova influenza.

MA I VACCINI SONO SICURI? «I vaccini sono sicuri, sono stati dichiarati sicuri dall'Enea, dall'Aifa, dall'Istituto e dal Consiglio superiore di Sanità». Quando partiranno le vaccinazioni dei bambini? «Cominceremo a vaccinarli - ha risposto Fazio - a partire da dicembre, dopo le prime urgenze, esaurite le categorie a rischio».