Pm Roma: «Trans Natalie è testimone e non va espulsa»
Procura deposita atti al riesame. Udienza nei prossimi giorni. I magistrati hanno nuovamente smentito la voce secondo cui Marrazzo era indagato
ROMA - Natalie, anche se clandestina, e senza permesso di soggiorno, non va espulsa, perché è un testimone di giustizia. E' questa la richiesta che è stata fatta dalla Procura di Roma al ministero dell'Interno, rispetto al trans che si incontrava con Piero Marrazzo e che era presente al momento del blitz illegale dei carabinieri, avvenuti ai primi giorni del luglio scorso.
Il viado, che è ritratto anche nel video dell'estorsione, è stato interrogato dagli investigatori del Ros e l'atto istruttorio è stato depositato al Riesame, insieme con le altre «acquisizioni probatorie» che hanno portato al fermo e poi all'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare dei 4 militari infedeli.
ACCERTAMENTI IN CORSO - Intanto gli accertamenti, coordinati dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, vanno avanti. L'ipotesi secondo cui i 4 indagati per il ricatto all'ex governatore del Lazio, abbiano compiuto altre azioni di taglieggiamento a trans e loro clienti, deve essere ancora suffragata dai fatti. All'attenzione di chi indaga ci sono almeno altre tre rapine, denunciate da prostitute, e che sarebbero state compiute da rappresentanti delle forze dell'ordine o sedicenti tali, nei mesi precedenti all'azione ai danni di Marrazzo.
«MARRAZZO VITTIMA DI QUESTA STORIA» - Il pm Rodolfo Maria Sabelli, in accordo con il colonnello Roberto Casagrande, ha messo in programma tutta una serie di audizioni. «Sono parti lese», si spiega a piazzale Clodio. «E comunque - si sottolinea - allo stato non sono emersi nomi di altri politici, oltre a quello di Marrazzo». Molte verifiche ancora devono esser completate. La trans Brenda deve essere ascoltata. Lei deve dare risposte rispetto all'esistenza o meno di un secondo video. I magistrati hanno poi nuovamente smentito la voce secondo cui Marrazzo era indagato. «Lui è stato vittima di questa storia».