23 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Islam, scuola e religione

Frattini: «Serve concordato con Islam, poi sì a Corano nelle scuole»

Il Ministro degli Esteri pensa ad accordo analogo a quello col Vaticano

ROMA - A una settimana dalle discussioni innescate dalla proposta della fondazione Fare-Futuro di introdurre un'ora di Corano nelle scuole, il ministro degli esteri Frattini interviene sul tema con un'intervista alla Stampa. Per Frattini sarebbe il momento di pensare alla definizione di un vero e proprio «concordato» con l'Islam, sul modello del nuovo concordato Stato-Chiesa Cattolica firmato 25 anni fa da Craxi col Vaticano.

«BUONI CITTADINI» - «E' fondamentale - dice il ministro - che si costituisca un Islam italiano prima di portare il Corano nell'istruzione pubblica. Altrimenti l'ora d'Islam diventa davvero una corsia privilegiata, una scorciatoia come dice Bagnasco». Naturalmente, aggiunge il ministro, il problema serio, a livello di istruzione, è fare di tutti dei «buoni cittadini», e questo riguarda anche i figli di immigrati che hanno «diritto ad approfondire le radici musulmane delle loro famiglie» ma «Prima di dire si al Corano in classe serve capire chi lo insegnerà».

ISLAM DIALOGANTE - Come per l'ora di religione italiana, quindi bisognerebbe un alcum di docenti del Corano stabilito tramite un «accordo con la confessione islamica analogo a quello che lo Stato ha con il Vaticano. Senza di ciò non possiamo distinguere tra i predicatori di una dottrina ortodossa rigida e i fautori di un Islam dialogante».